A Milano la “regia femminile” di Sguardi Altrove Film Festival

Dal 20 al 28 marzo a Milano l’unico festival italiano dedicato interamente alla regia curata dalle donne

Sguardi Altrove International Film Festival, che si svolgerà a Milano dal 20 al 28 marzo, è l’unico festival italiano dedicato alla regia femminile.
Scopo principale del festival è promuovere il cinema realizzato dalle donne, al contempo esortando la riflessione e il dibattito sui nodi legati alla questione femminile, nei vari contesti geopolitici contemporanei.
Altrove è, quindi, inteso sia come luogo fisico, che come simbolo dell’alterità. Un orizzonte che può indicare tanto l’origine, quanto la destinazione di un viaggio.

Sono ormai trascorsi secoli da quando, nel 1660 in Inghilterra, veniva abolito il divieto di recitare imposto alle donne, e, con quel banale editto, crollava un tabu durato millenni, dal teatro Kabuki a quello ateniese, fino a quello shakespeariano. Tuttavia, sebbene le donne al cinema non manchino, esse sono spesso oggetto dello sguardo creativo del regista, e molto più raramente diventano soggetti capaci di dirigere l’orchestra complessa di un’impresa cinematografica. In altri termini, donne registe vale a dire non solo emancipate artiste padrone del proprio corpo, ma autrici che dirigono un progetto artistico ed imprenditoriale, titolari di un’idea.

Giunto alla XXII esima edizione, da anni il festival Sguardi Altrove si propone proprio di attraversare e mostrare il percorso cinematografico di registe, alle prese con un settore che non offre loro pari opportunità di diffusione. Se difatti la distribuzione di opere audiovisive a regia femminile è più difficoltosa, il gender gap è ancora più a monte: la produzione cinematografica mondiale al femminile è solo il 18 %, e, se consideriamo il contesto italiano, scende al 7%.

Ma la storia dei movimenti femminili e gli studi di genere hanno già mostrato i limiti di un approccio volto esclusivamente alla parificazione dei risultati, valorizzando anche l’analisi di differenze e specificità dell’universo femminile. Così, tra i poli – opposti e complementari – dell’uguaglianza e della differenza, si estendono le infinite combinazioni culturali, antropologiche, sociali, indagate nelle opere selezionate per la prossima edizione di Sguardi Altrove.

Con otto giorni di proiezioni, incontri, workshop ed omaggi,   il festival offre al pubblico italiano l’occasione di esplorare il talento femminile dietro la macchina da presa. Quest’anno il tema portante intorno al quale si è sviluppata la programmazione indaga la complessità e la diversificazione identitaria, “Identità plurime, identità negate”.

Come sempre, tre sono le sezioni competitive, in particolare Nuovi Sguardi, dedicata ai lungometraggi, Le donne raccontano dedicata ai documentari, e Sguardi (S)confinati per i corti, a cui si aggiungono altre sezioni non competitive, aperte ad opere a regia mista e focalizzate su temi identitari quanto mai urgenti, quali i diritti umani e le diaspore territoriali, volontarie o coercitive.
In palio vi sono premi in denaro per il miglior lungometraggio, il miglior documentario ed il miglior cortometraggio, affinché i nuovi talenti femminili nel cinema internazionale, spesso indipendente, ricevano un contributo concreto.
Tra i lungometraggi di finzione della rassegna, troviamo Ben Zaken di Efrat Corem, The Blue Wave di Zeynep Dadak e Merve Kavan, Nine Days and one morning di Vera Storozheva e Vecchi Pazzi di Sabine Boss. Particolarmente attesa la proiezione di Ben Zaken, film già in concorso alla 67°Berlinale, che rappresenta l’esordio al lungometraggio della regista israeliana Efrat Corem e racconta la storia di Shlomi, un padre single che cercherà a tutti i costi di dare un futuro migliore alla piccola figlia Ruchi.
Allo stesso modo, sono da segnalare il documentario Bintou che racconta l’alternanza tra ruolo familiare e aspirazioni professionali di una donna del Burkina Faso o The Mulberry Home che mescola piccola e grande storia, narrando i conflitti generazionali, sullo sfondo della guerra civile in Yemen e Tito’s glasses sulla storia familiare di un’attrice dell’ex Yugoslavia.
Tra i corti, infine, segnaliamo Ahlem dell’italiana Alessandra Pescetta e lo spagnolo The asymetric di Ana M. Ruiz, che sarà proiettato in anteprima mondiale.

Il festival inoltre, ospiterà anche una finestra sul cinema australiano, la sezione Sguardi Incrociati dedicata al cinema italiano indipendente, una selezione di film legati ai diritti umani, un grande omaggio a Sophia Loren e un tributo a Mina, una finestra sull’arte contemporanea, un workshop con Costanza Quatriglio e molti eventi speciali.
Per la XXII edizione di Sguardi Altrove, è stata attivata una campagna di finanziamento dal basso, il c.d. crowdfunding, dando a tutti la possibilità di sovvenzionare il progetto, anche in vista del suo costante miglioramento. Da quest’anno, così, è nata la collaborazione con Mymovies.it, con regali e abbonamenti per lo streaming sulla piattaforma Mymovieslive!

Per i produttori dal basso, oltre ad abbonamenti speciali, saranno offerti spazi promozionali o dediche personalizzate sul grande schermo, fino alla possibilità di diventare giurato popolare delle opere internazionali in concorso. Oppure, per i più ghiotti, ci può stare pure un brunch con la regista. Tutti i dettagli del crowdfunding per sostenere Sguardi Altrove e il cinema al femminile, sono reperibili sul sito di Produzioni dal Basso a questo link: https://www.produzionidalbasso.com/project/sostieni-il-cinema-delle-donne-regalati-un-festival/
Per maggiori info sul programma del festival con date e luoghi in via di definizione: www.sguardialtrovefilmfestival.it

Fabiana Cuomo

 

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