Aspettando la 32°edizione del TFF

Dal 21 al 29 novembre l’edizione 2014 del Torino Film Festival

Ha più di trent’anni il Torino Film Festival, ma non mostra alcun segno di stanchezza, soprattutto ci tiene a non smentire la vocazione originaria nata sotto la stella del cinema giovane e indipendente.

Si dovrà attendere ancora qualche giorno per il programma ufficiale della 32° edizione del TFF, che verrà presentato alla conferenza stampa martedì 11 novembre, prima alla Casa del Cinema di Roma e poi, nel tardo pomeriggio, presso la sala 2 del Cinema Massimo (via Verdi, 18), una delle storiche sedi delle proiezioni, insieme alla Multisala Reposi (Via XX settembre, 15) e al Cinema Classico (Piazza Vittorio Veneto, 5), quest’ultimo riservato alle proiezioni stampa.

Ma, sappiamo che il film d’apertura dell’edizione di quest’anno sarà Gemma Bovery (Fr, 2014), una commedia sui generis, come nello stile dalla regista Anne Fontaine, ospite che sarà presente alla cerimonia di apertura del festival il 21 novembre. Siamo in Normandia e Martin, un panettiere patito di letteratura dell’Ottocento, rivede nei nuovi vicini inglesi, Gemma e Charles Bovery, i personaggi e l’intreccio del romanzo di Flaubert. Tra coincidenze ed equivoci letterari ed amorosi, il film tratto dall’omonima graphic novel del 1999 di Posy Simmonds, ci indica le strane costellazioni che possono accendersi tra vita reale e narrazione ed arriverà nelle sale italiane nei primi mesi del 2015.

Più o meno nello stesso periodo è prevista la distribuzione in Italia anche del titolo di coda annunciato: Wild del pluripremiato Jean-Marc Vallée, che sarà proiettato in anteprima italiana sabato 29 novembre 2014, a chiusura del festival. Ispirato ad una storia vera sceneggiata da Nick Hornby, Wild racconta di Cheryl Strayed, una donna che, dopo una serie di deragliamenti sentimentali e personali, decide di mettersi in cammino lungo il Pacific Crest Trail, il sentiero che va dal confine meridionale con il Messico a quello con il Canada. Il flusso di coscienza scandito dai ricordi della giovane, interpretata da Reese Witherspoon, fa da controcanto alla sua marcia lungo una dorsale americana, con un montaggio incalzante e una colonna sonora visionaria (R.E.M., Leonard Cohen, Simon & Garfunkel, Portishead e Pat Metheny). Inoltre, tra le opere scelte, dovrebbero figurare anche Diplomatie di Volker Schlondorff, Magic in Moonlight di Woodie Allen, Second chance di Susanne Bier.

Altra novità importante di quest’edizione è costituita dalla collaborazione del Torino Film Festival con il centro per l’arte contemporanea della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, una sinergia che, tra l’atro, darà luogo alla presentazione delle opere di Josephine Decker, una giovane videoartista, performer e regista statunitense straordinariamente promettente (Butter on the Latch, 2013 e Thou Wast Mild and Lovely, 2014), che si colloca appieno nello scenario del “cinema indie su cui scommettere”.

Dai preparativi in corso, possiamo allora presagire il mood del festival. A cominciare dal manifesto della 32° edizione, l’autoscatto in uno specchio in frantumi del fotografo e regista Jerry Schatzberg, che dalle riviste di moda anni ’60 passando per la copertina di Blonde on Blonde di Bob Dylan (1966) approda al cinema, lanciando nel suo Needle Park un giovane attore di nome Al Pacino.

Schatzberg, esponente della cd. “New Hollywood”, il movimento di rinascita della cinematografia americana a cui è dedicata, sin dalla scorsa edizione, un’apposita retrospettiva, cristallizza in quello scatto del 1975 un’epoca ed una poetica, simboleggiando tutto il desiderio di rappresentare – oltre che di vivere – in maniera finalmente libera, libera dall’autorità degli stilemi, delle opinioni altrui, libera persino dalle proprie opinioni.

Proprio a tale spirito avventuroso e coraggioso da Easy Rider dell’arte cinematografica vuole dunque richiamarsi la direzione artistica del TFF, affidata alle capaci mani di Emanuela Martini ed a Paolo Virzì che, nonostante gli intensi impegni professionali in programma, mantiene con la manifestazione che si svolgerà dal 21 al 29 novembre un forte legame creativo, secondo la formula innovativa del Guest Director ovvero l’Ospite-Direttore, importata per la prima volta in Europa dal festival di Telluride.

Fabiana Cuomo

 

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