Ormai ci siamo, finalmente tutti in Italia potranno assistere al terzo capitolo sulle mitiche automobili parlanti della Pixar. Terzo e ultimo? Chi lo sa…
Non c’è più John Lasseter, regista e ideatore del franchise, se non come produttore esecutivo, ma Brian Fee, alla primissima esperienza dietro la macchina da presa dopo tanta gavetta come animatore.
Novità per rilanciare questo universo dopo il deludente secondo capitolo e, da quanto sembra, la scommessa si è rivelata più che vincente, ma andiamo per ordine.
Saetta McQueen continua a correre e a vincere, finché un giorno all’improvviso si presenta sulla pista un nuovo esordiente, Jackson Storm. Non è solo molto più giovane del leggendario campione, ma decisamente tecnologico, con macchinari e metodi di allenamento all’avanguardia.
Saetta prova in ogni modo a tenergli testa, ma il massimo che riesce ad ottenere è un disastroso incidente, che fa riemergere i fantasmi di ciò che accade decenni fa al suo grande vecchio amico Doc Hodson.
In suo soccorso sembra arrivare un suo grande fan, l’imprenditore Sterling, che lo affida a una allenatrice, Cruz Ramirez, ma la modernità sembra non aiutare un’auto vecchio stile come Saetta.
Ultimo tentativo è l’allenamento sul campo, come ai vecchi tempi. Non con Doc, scomparso purtroppo da tempo, ma con Smokey, il suo allenatore di una volta. Così, tra gare impreviste all’ultimo bullone, corse sulla spiaggia e nella fitta foresta Saetta ritrova vigore, ma al tempo stesso nonostante l’età si accorge che deve maturare ancora…
Cars III è un vero film Pixar, o meglio, un film Pixar ritrovato. Emozionante come il primo, se non di più.
Paul Newman, eroe del cinema scomparso nel 2008, aveva nel 2006 dato la sua voce al mitico Doc Hodson, un personaggio a cui abbiamo detto addio con un discorso tra Saetta e Cricchetto all’inizio del secondo film, datato 2011.
Ma naturalmente non era il giusto tributo per Paul Newman, e dobbiamo ringraziare che le registrazioni aggiuntive stavolta non sono servite soltanto a riempire gli extra Home Video, ma hanno permesso a Brian Fee di realizzare delle scene decisamente originali.
Piccoli flash-back ma che fanno davvero commuovere pensando al fatto che non solo Newman, ma anche Cesare Barbetti non sono più tra noi.
Quest’ultimo, grande voce italiana di Robert Redford, ci ha lasciati doppiando proprio Doc Hudson per ultimo, e quindi la voce di quei flash-back non è la sua ma di Ugo Pagliai, grande attore e occasionalmente anche doppiatore, e non a caso pure di qualche film di Redford.
Non solo per questo, Cars III emoziona perché è in tutto e per tutto, o quasi, la versione automobilistica di Rocky III.
Il vecchio campione dato per finito da tutti è invece deciso a non arrendersi, nonostante il suo avversario sembra, per età e fisico, troppo lontano da lui.
Così come Rocky Balboa, dopo la morte di Mickey, va ad allenarsi da un ex campione, Apollo Creed, Saetta va da Smokey, il quale dimostra che l’allenamento sul campo è tutt’altra cosa e soprattutto, parafrasando Hercules, il nostro eroe, al contrario di Storm, “ha dentro un gran cuore, e non solo cavalli”.
E lo dimostrerà, il suo cuore è decisamente Disneyano e lo dimostra il finale, molto istruttivo ed ispiratore.
Di nuovo un grande lavoro di sceneggiatura su Saetta McQueen, tanto da far passare quasi in ombra l’antagonista Jackson Storm, molto meno approfondito rispetto al vecchio rivale del primo film, Chick Hicks.
Minuscola pecca, così come lo è, e in maniera ancor più microscopica, il finale, almeno per chi, visto l’andazzo del film, si aspettava un vero finale alla Rocky, ma al tempo stesso non ci si può davvero lamentare perché è ciò che la Disney ci ha sempre insegnato e farà solo bene a tutti i piccoli spettatori che praticano sport a scuola e nel tempo libero. Almeno è ciò che speriamo tutti.
Ultima, ma non ultima, menzione ai nostri doppiatori. Abbiamo già elogiato Ugo Pagliai, perfetta anche stavolta la prestazione di Massimiliano Manfredi (e ricordiamo con piacere la sua partecipazione al documentario “Motori ruggenti”) e applaudiamo la scelta dei talent quando sono conformi al personaggio che devono doppiare, come il “computer di bordo” Vettel (mentre nella versione originale la voce è di Lewis Hamilton), e Alex Zanardi.
Come da tradizione, anche Cars III ha il suo cortometraggio prima dell’inizio del film, intitolato Lou, che parla di bullismo tra i bambini piccoli.
Cars 3 sarà presente nei migliori cinema italiani a partire da giovedì 14 settembre 2017.
Valerio Brandi
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