Cattivissimo Me 3: incontro con i talent

Max Giusti, Paolo Ruffini ed Arisa si sono raccontati alla Casa del Cinema di Roma, di nuovo decorata come due anni prima con l’evento “Minions”.

Il terzo e si spera non ultimo capitolo di “Cattivissimo me” uscirà in Italia il prossimo 24 agosto e sarà uno dei migliori modi per concludere l’estate, per grandi e piccini.
Non possiamo ancora recensire per via dell’embargo vigente fino alla prossima settimana, ma intanto abbiamo incontrato, in una casa del cinema non più gialla e bananosa ma rosa e gommosa i tre principali talent che hanno prestato la voce ai quattro personaggi fondamentali del film.
Max Giusti, voce di Gru e, stavolta, anche se suo fratello gemello Dru.
Arisa, voce di Lucy Wilde, moglie di Gru.
E Paolo Ruffini, voce del nuovo villain, Balthazar Bratt.

Max Giusti: «Gli anni ’80 per me sono stati una sorta di imprinting, la mia coperta di Linus»
Paolo Ruffini: «Io sono rimasto lì, infelice perché siano finiti, e infatti anche il mio personaggio lo è. Ho tatuato sul braccio Gary Coleman, il protagonista de “Il mio amico Arnold”, che non ha avuto fortuna superati gli anni ’80. Ma non è tutto nero, ad esempio, per fortuna Zemeckis ha sempre detto che non ci sarà un reboot o un seguito di “Ritorno al futuro”, quindi quella trilogia resterà sempre negli anni ’80, gli ultimi anni del mito»
Arisa: «Io sono nata nel 1982, quindi ho vissuto consapevolmente gli anni ’90, ma degli anni ’80 mi piaceva la tecnologia e i colori, e la mentalità del vivere in famiglia. Se avessi una sorella gemella come scopre di averlo Gru sarei felice, e spero che, se avrò figli, che nascano due gemelli»

Come vi siete rapportati con l’originale per doppiare il vostro personaggio?

Giusti: «Il lavoro su Gru c’è già da tempo, è doppiato in originale da Steve Carell che ha una voce da cattivo russo, improponibile per l’Italia. Il mio Gru è dunque nato di fantasia, ha una voce cattiva e dolce allo stesso tempo, e lo abbiamo confermato anche in questo film, anche con il passaggio di direzione di doppiaggio, da Fiamma Izzo a Marco Guadagno. Trovo Gru evoluto come me. Io non amo i cartoni animati ma Illumination è stata in grado di portare nelle sale cartoni non banali, un film fatto a cartoni. In questo film doppio anche il fratello gemello di Gru, Dru, e i suoi dialoghi li ho doppiati dopo Gru, perché dovevo essere diverso ma allo stesso tempo non troppo alto. Ci sono voluti 20 giorni in sala di registrazione ma il risultato ha premiato il duro lavoro. Mi ha reso fico agli occhi dei miei bambini»

Arisa: «Gli attori originali sono perfetti e bravi, io ho cercato di fare del mio meglio negli ultimi due film. Il doppiaggio mi ha aiutato a scoprire colori della mia voce»

Paolo Ruffini: «Adoro il mio personaggio, gli invidio quei baffi ma non i capelli. La guerra dance dovrebbero farla anche i nostri politici»


In Cattivissimo Me non c’è proprio una famiglia tradizionale con figlie adottate, un fratello che spunta all’improvviso e i Minions.

Giusti: «Non ci sono regole nell’amore della famiglia. Vorrei che fosse Natale due volte al mese, si vedono tante persone. Il cinema per fortuna riunisce anche la famiglia. Anche se dura poco, anche se stai in silenzio e al buio, almeno stai insieme a loro»

Se aveste dei Minions, cosa gli fareste fare?

Giusti: «Gli farei tagliare l’erba del mio giardino»
Ruffini: «Gli farei condurre “I fatti vostri”, perché Magalli in realtà è un minion»

Avendo visto il film solo in versione originale con i sottotitoli, non possiamo offrire, né ora né la prossima settimana con la recensione, un giudizio completo sulla versione Italiana.
Abbiamo però intervistato privatamente Paolo Ruffini che ci ha assicurato che, al contrario di quanto visto, o meglio, sentito, in Zootropolis, il suo Balthazar Bratt non ha assolutamente tracce di dialetto toscano.

Lui e il direttore di doppiaggio Marco Guadagno hanno lavorato a fondo per renderlo il più simile possibile all’originale voce di Trey Parker. Per esserne sicuri non ci resta che andare tutti a vederlo il prossimo 24 agosto.

Valerio Brandi

 

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