Maggie o Contagious- Epidemia Mortale (traduzione italiana del titolo) è l’opera prima di Henry Hobson che, se qualcuno di voi è un videogamer, ricorderà per aver diretto il trailer di Resistance 3 oppure per essere stato il graphic title designer di alcuni film come Rango o The Help. Ma qui Hobson lascia da parte gli schematismi della grafica e degli effetti speciali e racconta una storia post-apocalittica fuori dagli schemi.
Per dare corpo ai suoi personaggi, chiama una cresciuta Abigail Breslin (la bambina Little Miss Sunshine) ed Arnold Schwarzenegger, qui in un ruolo completamente diverso dal solito e che non avrebbe mai accettato sino a poco tempo fa “perché non avrei ucciso abbastanza gente”, cosi dichiara l’attore stesso. L’ex presidente della California è qui costretto a cimentarsi con la vera recitazione e, nonostante all’inizio non sembri essere a suo agio, durante il film però convince sempre di più.
Hobson parte in quarta, facendo un velocissimo sunto di quanto accaduto prima, per poi tirare il freno e lanciarsi in un racconto introspettivo, dove il padre affettuoso deve guardare in faccia la figlia, consapevole che il virus che la infetta la sta uccidendo, e quando questo avviene, nella seconda parte, il film acquista ancora più di interesse.
Girato con soli 4.500.000 usd, la Maggie di Hobson convince per essere un post-apocalittico, dove l’apocalisse risiede proprio nella perdita di un caro. Menzione speciale per la fotografia Lukas Ettlin.
Alessandro Bertoncini
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