Dal videogame al cinema, torna l’Agente 47

Al cinema il secondo capitolo cinematografico sull’Agente 47 (quinto della saga videoludica), diretto dall’esordiente Aleksander Bach: Hitman-Agent 47.

Agente 47 (Rupert Friend) è il risultato di decenni di ricerca sulla manipolazione genetica, una perfetta macchina per uccidere geneticamente modificata e riconoscibile solo dalle ultime due cifre (47) del codice a barre che ha tatuato sulla nuca. Si scontrerà con la Corporation che vuole impossessarsi del suo codice genetico per creare un esercito di super-assassini.

Già nel 2007 la Fox aveva trasposto sul grande schermo il vendutissimo videogioco Hitman della Square Enix (ex Eidos Interactive) e le cose non erano andate benissimo, ma i 100 milioni di $ incassati in tutto il mondo erano bastati a convincere lo studio a non abbandonare un potenziale franchise. Otto anni dopo arriva un reboot, ispirato al quinto episodio della saga videoludica Hitman: Absolution, diretto dall’esordiente ex regista di videoclip musicali e commercial Aleksander Bach addirittura peggiore del prototipo. Un thriller-action, che ha richiesto l’intervento di ben tre sceneggiatori (Skip Woods, Michael Finch e Kyle Ward), dagli sviluppi scontati  e che si risolve nel solito “one man show” del protagonista (l’insipido Friend) che da solo scombina i piani di un’intera organizzazione. Il film non riesce ad entusiasmare lo spettatore nemmeno in quello che dovrebbe essere il suo pezzo forte (la messa in scena delle sequenze d’azione) e gli incassi modestissimi in tutto il mondo sono un’ulteriore prova che questo lavoro non è piaciuto a nessuno (neanche ai fan del videogioco). Un simile disastro può, tuttavia, trovare parziale giustificazione nel fatto che la Fox abbia perso il protagonista designato (il compianto Paul Walker) poco prima dell’inizio delle riprese. Lui, quantomeno, avrebbe reso iconico il personaggio di 47.
Hitman-Agent 47 è nelle sale cinematografiche italiane da giovedì 29 ottobre 2015.

Daniele Pugliese

 

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