DETOUR FESTIVAL

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Fin dall’ antichità, il tema del viaggio è stato uno dei tòpos più usati e più frequenti, basti pensare all’ Odissea di Omero, all’ Eneide di Virgilio, alla Storia Vera di Luciano di Samosata, o alla Navigazione di San Brandano, opera anonima di epoca medioevale. Il Detour Festival, che si terrà a Padova dal 15 al 20 Ottobre è un festival dedicato al tema del viaggio nell’ arte cinematografica. In concorso ci saranno undici film di registi provenienti da tutto il mondo. Saranno tante le sfumature, i tipi di viaggio che verranno trattati in questi lungometraggi: da quello drammatico di una nave dirottata dai pirati somali (“Hijacking” di di Tobias Lindholm) a quello più interiore e psicologico (“Ruta de la luna” di Juan Sebastián Jácome e “Rendez-Vous à Kiruna” di Anna Novion), passando per quello più letterale, il viaggio verso altri luoghi, a volte in difficili condizioni climatiche (come in “Hiver Nomad” di Manuel Von Stürler) a volte in luoghi esotici (“The Forgotten Kingdom” di Andrew Mudge). La tematica del viaggio è così universale e radicata nella coscienza dell’ uomo che la si può unire anche a generi cinematografici molto diversi, come ci dimostrano “Poor Folk” di Midi Z, una gangster story di ambientazione orientale, e altre due opere, “Welcome to Argentina” di Edouard Deluc e “Tanta Agua” di Ana Guevara e Leticia Jorge, che la coniugano invece col tema della famiglia. Il viaggio può essere un mezzo per un nobile scopo (“Terra e Nuvole” di Pier Paolo Giarolo), un sogno da realizzare (“Little World” di Marcel Barrena), e può essere compiuto anche senza nessuno spostamento effettivo (“Mobile Home” di François Pirot). Oltre ai film in concorso, il Festival avrà anche una retrospettiva dedicata a Wes Anderson e una sezione interamente dedicata a film italiani, legati anch’essi al tema principale della rassegna. Sarà possibile rivedere un film del passato come “Viaggio in Italia” di Roberto Rossellini ma anche opere più recenti, come “Il mio Paese”, di Daniele Vicari (David di Donatello per il miglior documentario nel 2007), “Summer 82 when Zappa came to Sicily”, di Salvo Cuccia, e due opere di Costanza Quatriglio: “Terramatta” (Nastro d’Argento per il miglior documentario nel 2012) e “Con il fiato sopeso”.

Alessandro Vardanega

 

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