Escono sempre più dettagli riguardo al reboot di Ducktales, che affascinano e al tempo stesso deludono, e come potrebbe non essere così?
Il mondo del fumetto Disney, soprattutto per quel che riguarda l’universo dei paperi, è troppo ricco e variegato.
Abbiamo avuto e abbiamo ancora tanti autori che hanno dato una propria versione, anche se tutti più o meno si sono basati sui due più importanti esponenti, cioè Carl Barks e naturalmente Walt Disney.
Don Rosa è quello che più di tutti ha rispettato l’opera di Barks, secondo alcuni addirittura migliorandola, con la sua saga di Paperone, e la prima serie di Ducktales prendeva già diverse citazioni, non solo nella grafica.
In questo nuovo reboot abbiamo invece una grafica totalmente nuova, moderna.
Non cambia solo il colore della palandrana di zio Paperone, da blu alla più recente rossa, ma soprattutto l’aspetto fisico dei personaggi.
È questo fino ad oggi il maggior dibattito che coinvolge maggiormente gli appassionati dei fumetti Disney su Topi e Paperi.
Meglio le vecchie animazioni, magari non perfette in alcune episodi (anche per via della decisione di affidarsi a compagnie asiatiche) ma comunque più classiche, più fedeli ai vecchi fumetti, o quelle nuove, molto più curate nei dettagli ma allo stesso tempo forse troppo moderne, avveniristiche, o meglio, più strane e bizzarre?
Qui, Quo e Qua sono i personaggi decisamente troppo colpiti dalla modernità. Hanno avuto pochissime, se non nulle, approvazioni, tanto addirittura da far rimpiangere Giuseppe Perego, indimenticata ma al tempo stesso molto contestata vecchia gloria del fumetto Disney Italiano.
Dire che grafica, animazione ed effetti speciali non siano importanti, significherebbe non essere onesti: anche l’occhio vuole la sua parte.
Però al tempo stesso più importanti sono i contenuti, e questa nuova serie sembra offrircene ancor di più rispetto a quella passata.
Il primo trailer non poteva non farci pensare al capitolo della saga di Don Rosa “Il papero più ricco del mondo”, quando Paperone, ormai ottant’enne, e sempre più isolato dal mondo, decide di chiamare nella sua vita in montagna il figlio di sua sorella, Paperino, che porta con sé a sua volta i suoi nipotini, Qui, Quo e Qua. La storia più importante di Scrooge McDuck, perché non rappresenta solo l’ultimo capitolo della saga del Don, ma soprattutto la prima apparizione in assoluto del personaggio grazie a Carl Barks.
Nel primo dei nuovi video, invece, durante il compleanno di Paperino vediamo chiaramente un ritratto che mostra una coppia di paperi, quasi sicuramente Fergus e Piumina, genitori di Paperone.
Insieme ad altri due video (con un Bigfoot che rimanda indubbiamente a quello visto nel lungometraggio “In viaggio con Pippo”) appaiono anche altri personaggi della nuova serie.
L’inedito Mark Beaks, e alcune nostre vecchie conoscenze come Archimede ed Edi, la Banda Bassotti, Gastone, Doretta Doremì e Cuordipietra Famedoro.
Quest’ultimi due, dopo Qui, Quo e Qua, sono i più contradittori, non tanto per la grafica ma sul come vengono rappresentati. Doretta è giovane, quindi potrebbe apparire in dei flashback quando Zio Paperone era giovane e cercava l’oro nel Klondike, altrimenti siamo di fronte a una prima grande contradizione che non farà piacere a nessun appassionato di fumetti.
E Cuordipietra? Stranamente grasso (anche più di Ciccio) e purtroppo ancora dall’aspetto Scozzese e non Sudafricano. Ormai l’apartheid è finito, perché non rendere giustizia al personaggio che ha sempre fatto davvero arrabbiare Paperone?
Questi sono i primi annunciati, ma sicuramente il futuro ci riserverà molte sorprese. Si spera di vedere finalmente Rockerduck, Brigitta, Paperinik, Nonno Bassotto, Paperoga, e chissà se ci saranno come nella serie originale camei/crossover con Topolinia, come con Gambadilegno e Macchia Nera.
Non ci resta che aspettare altre novità, del resto, entro la fine dell’estate vedremo i primi episodi (anche se sul vederli doppiati, chi lo sa…)
Valerio Brandi
You must be logged in to post a comment Login