Dust: il Cottolengo si racconta

Il documentario sperimentale di Gabriele Falsetta racconta i sogni svaniti di alcuni ospiti dell’Istituto Cottolengo.

Dust, la vita che vorrei, documentario sperimentale diretto da Gabriele Falsetta e selezionato al 33° Torino Film Festival. Non è un semplice film, ma un progetto volto a far conoscere le storie di alcune persone, dimenticate dalla società e, peggio, dalle loro stesse famiglie. Si tratta di Remo, Giovanni, Antonio, Virginio, Renato, Gilberto, Paolo e Speranza, otto ospiti dell’Istituto Cottolengo di Torino. Sono persone che presentano una disabilità mentale. Persone che vivono confinati in questo istituto che offre loro i beni primari, ma ai quali sono stati strappati via i sogni.
Grazie a Dust, e prima ancora al progetto teatrale Polvere di Barbara Altissimo, al quale il film s’ispira, queste persone hanno l’opportunità di raccontare se stessi, di far uscire di nuovo fuori quella parte di loro da troppo tempo dimenticata, quella più intima e profonda. Un lavoro sperimentale che ha portato gli ospiti del Cottolengo a diventare attori di loro stessi. Una riscoperta del reale attraverso la recitazione, attraverso il teatro, che in questo caso si mette totalmente a servizio di queste persone.
Il film è la documentazione di due giornate trascorse nell’istituto ad osservare (e registrare) il lavoro teatrale svolto da queste persone, le loro reazioni, i ricordi, i sogni spezzati.
Persone adulte che, grazie a questa esperienza, ritrovano quei sogni e quelle speranze da “bambini” che, però, sanno di non poter più vivere. Ma, il desiderio che maggiormente esce fuori è una richiesta d’affetto, d’amore da parte dei propri cari che, per un motivo o per un altro, hanno dovuto affidarli alle cure dell’Istituto.
Un film emotivamente forte, anche se trattato con una “leggerezza” tale da non risultare mai realmente appesantito dal dolore che trapela dai ricordi dei suoi protagonisti.

Dust, la vita che vorrei è attualmente visibile sulla piattaforma Vimeo (sia in noleggio che in vendita), per un mese, al link https://vimeo.com/146390430
Il film documentario è prodotto da Frömell Films e Kess Film, una giovane casa di produzione berlinese.
Un vero esempio di arte che si mette a disposizione dell’umanità.

Rita Russo

 

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