Meno ospiti, ma lo stesso tante emozioni hanno caratterizzato gli ultimi 4 giorni del Festival di Roma. Ma vediamo un po’ qualche dettaglio.
Nella giornata di mercoledì 22 ottobre grande protagonista è stata Geraldine Chaplin, arrivata nella capitale italiana per presentare il suo nuovo film “Dolares de arena”, oltre a parlare di esso ha raccontato diversi aneddoti riguardo il suo amato padre, la cui ombra aleggia ancora su di lei e questo non gli può che far piacere, così come non trova brutto il fatto che lei abbia fatto carriera grazie al cognome che porta, perché Charlie era semplicemente un genio del cinema, anche se lui non amava questo genere di complimenti.
Ha ricordato i tempi dell’esilio con la famiglia in Svizzera, e di aver scoperto, ironia della sorte, il motivo della cacciata del padre (accusato di comunismo) proprio quando lei aveva deciso di diventare marxista.
Venerdì 24 è stata un’altra giornata epica per Roma, o meglio dire, cavalleresca: Kevin Costner, uno degli ultimi Cowboy del cinema viventi insieme a Clint Eastwood, ha presentato il suo ultimo film “Black and white” grazie a un mega incontro organizzato da Studio Universal e alla collaborazione dell’ambasciata USA a Roma.
Un film sui valori della famiglia, e sul problema, che a volte diventa un finto problema, del razzismo.
Tutto questo perché per lui la famiglia è la cosa più importante che si può avere. E i film sono proprio per questo fondamentali, perché riescono a mantenere il ricordo delle persone. Così quando lui non ci sarà più, i suoi sette figli potranno sempre vederlo nei suoi vecchi film. Che siano grandi kolossal, film d’azione da vedere con coca cola e pop-corn, o indipendenti come quest’ultimo (pagato di tasca sua, precisiamo) non importa. A lui il cinema emoziona sempre, e come diceva sempre John Wayne, nessuno dovrebbe andarci se non crede negli eroi.
Nella stessa serata vi è spazio anche per Brad Anderson, regista famoso per i suoi originali horror, che al Festival ha presentato il film “Stoneherst Asylum”.
Sabato, ultimo vero giorno di festival, ha visto un parterre tutto italiano rappresentare al meglio il festival, visto che i precedenti film di marchio nostrano non hanno riscosso grande successo.
“Andiamo a quel paese” è il nuovo film di Ficarra e Picone, che presenta qualche similitudine con “La matassa”, ma la sceneggiatura risulta comunque piacevole e originale, una di quelle commedie che non seguono i cliché dei Cinepanettoni e simili.
Nel cast presente anche Nino Frassica, in un cameo, perché fare la comparsa a lui non piaceva.
È stato anche il giorno del film “La spia-A most Wanted Man”, ultimo film girato dal prematuramente scomparso Philip Seymour Hoffman, presentato dal regista Anton Corbijn e dall’altro attore protagonista Willem Dafoe, uno che ormai è di casa a Roma, che per la prima volta, e purtroppo anche l’ultima, ha avuto l’occasione di lavorare assieme a lui.
E poi non restava altro che aspettare la premiazione. “Time out of mind” di Richard Gere e “Black and white” di Kevin Costner sono tornati a casa a mani vuote, mentre chi ha fatto da padrone al festival è stato “Trash”.
Il film di Stephen Daldry sui problemi dei bambini nelle favelas e della corruzione che colpisce questi Paesi non si è portato a casa solo il Premio del Pubblico BNL, ma anche il primo premio di Alice nella città.
Ottimi risultati anche per “Escobar: Paradise Lost”, con l’italiano Andrea di Stefano che ha ottenuto il Premio Taodue come miglior regista di un’opera prima, e anche il premio A.I.C. per la migliore fotografia a Luis David Sansans.
Soddisfazioni anche per “X+Y”, che ha vista premiata la produttrice Laura Hastings-Smith, e “The Road Within”, che ha vinto l’altro premio di Alice nella città, miglior film del concorso Young/Adult.
Grandi delusioni soprattutto per “Gone Girl”, che ha visto assegnarsi solo il premio Farfalla d’Oro Agiscuola.
Un festival che si chiude con l’addio di Marco Muller, che lascia dopo tre anni di gestione.
Al momento del congedo ha dichiarato di essere «stanco ma soddisfatto: in questo festival, in definitiva, tutto ha funzionato. Come speravamo il pubblico ha dimostrato che i grandi film popolari li apprezza molto ma vuole vedere anche i film che portano notizie da parti lontane del mondo.»
E questo è l’elenco completo della premiazione:
Roma 2014 – I vincitori della nona edizione
– Premio del Pubblico BNL | Gala: Trash di Stephen Daldry
– Premio del Pubblico | Cinema d’Oggi: Shier gongmin / 12 Citizens di Xu Ang
– Premio del Pubblico | Mondo Genere: Haider di Vishal Bhardwaj
– Premio del Pubblico BNL | Cinema Italia (Fiction): Fino a qui tutto bene di Roan Johnson
– Premio del Pubblico | Cinema Italia (Documentario): Looking for Kadija di Francesco G. Raganato
PREMIO Taodue – Opera Prima
– Andrea Di Stefano regista di Escobar: Paradise Lost (Gala)
– Laura Hastings-Smith produttore di X+Y di Morgan Matthews (Alice nella città)
– Menzione speciale: Last Summer di Lorenzo Guerra Seràgnoli (Prospettive Italia)
PREMIO DOC/IT al Migliore Documentario italiano
– Largo Baracche di Gaetano Di Vaio (Prospettive Italia)
– Menzione speciale: Roma Termini di Bartolomeo Pampaloni (Prospettive Italia)
ALICE NELLA CITTA’
– Miglior film del Concorso Young/Adult: “The Road Within” di Gren Wells
– Premio speciale della Giuria: “Trash” di Stephen Daldry
PREMI SECONDARI
Premio Farfalla d’Oro Agiscuola
– Gone Girl di David Fincher
The SIGNIS Award – Ente dello Spettacolo
– Ex aequo: Fino a qui tutto bene di Roan Johnson e Wir sind jung. Wir sind stark. / We are young. We are strong. di Burhan Qurbani
– Menzione speciale: Biagio di Pasquale Scimeca
Premio L.A.R.A. (Libera Associazione Rappresentanza di Artisti) al Miglior Interprete Italiano
– Marco Marzocca per il film Buoni a nulla di Gianni Di Gregorio
– Menzione speciale a Silvia D’Amico per il film Fino a qui tutto bene di Roan Johns
Premio A.I.C. per la Migliore Fotografia
– Luis David Sansans per Escobar: Paradise Lost di Andrea Di Stefano
Premio A.M.C. al Miglior Montaggio
– Julia Karg per Wir sind jung. Wir sind stark. / We are young. We are strong. di Burhan Qurbani
Premio al Miglior Suono – A.I.T.S.
– Last Summer di Leonardo Guerra Seràgnoli
Premio La Chioma di Berenice – al Miglior Truccatore
– Simona Castaldi per Soap Opera di Alessandro Genovesi
Premio La Chioma di Berenice – al Miglior Acconciatore
– Fabio Lucchetti per Soap Opera di Alessandro Genovesi
Premio Akai International Film Fest
– Fino a qui tutto bene di Roan Johnson
Green Movie Award
– Biagio di Pasquale Scimeca
Premio di critica sociale “Sorriso diverso Roma 2014”
– Film italiano: Biagio di Pasquale Scimeca
– Film straniero: Wir sind jung. Wir sind stark. / We are young. We are strong. di Burhan Qurbani
Valerio Brandi
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