FilmMaker è ancora un festival internazionale, che non trascura il lavoro dei giovani registi milanesi e italiani, volto all’innovazione e insieme all’approfondimento della storia del cinema. Alla sua 34ma edizione conta 7 sezioni per 86 film da tutto il mondo, ovvero Concorso Internazionale, Fuori Concorso, Prospettive – sezione dedicata agli esordi e ai giovani cineasti italiani, Fuori Formato – focus sul cinema sperimentale che si completa di due omaggi a Peter Tscherkassky e Eve Heller, Eventi Speciali, Filmmaker Off e la retrospettiva su Lech Kowalski.
Questi i luoghi del festival: Spazio Oberdan, Arcobaleno Film center, Cinema Beltrade, Cinema Palestrina, Fabbrica del Vapore e GAM – Galleria d’Arte Moderna. Spetta invece a Monobar, via Lecco 16, d’intrattenere e viziare gli spettatori abbonati, gli ospiti e gli addetti ai lavori. Partnership ricca di sconti, ma soprattutto d’incontri.
Il film di apertura è Jaujia di Lisandro Alonso. Il regista argentino continua la sue ricerca di nuove forme narrative e ragiona sul tempo e sul sogno, nell’atmosfera perduta della Patagonia di fine ‘800. Una lavoro di non semplice interpretazione. Un inizio che richiama subito all’attenzione, ma non detta il tono e il ritmo della manifestazione, ben più mutevoli e incalzanti.
Il Concorso Internazionale comprende 10 titoli della non-fiction. Essenziale Ma’a Al-Fidda (Silvered Water, Syrya Self-Portrait) di Ossama Mohammed e Wiam Simav Bedirxan, già presentato fuori concorso a Cannes. Il film racconta la nascita e l’evolversi del conflitto siriano attraverso spezzoni di video amatoriali caricati in rete, rielaborati e montati da Mohammed, per poi trasformarsi nel diario della giovane Bedirxan, prigioniera con la sua videocamera nella città di Homs. Attorno al tema della nazionalità In Sarmatien di Volker Koepp e Letters to Max di Eric Baudeaire. Un racconto per immagini che combina passato, presente e futuro a partire dalle lettere che l’autore scrive all’amico, ministro degli esteri dell’Abkhazia (neo-nato Paese tra Georgia e Russia). Più enigmatico Im Keller di Urlich Seidl che esplora la società austriaca oltre la paresi della sua ordinaria facciata. Visionari Mga Anak Ng Unos, Unag Aklat di Lav Diaz e Les Tourmentes di Pierre-Yves Vandeweerd. Due ritratti, un esordio, Jordi Morato con Sobre la Marxa dedicato dell’artista dell’Art Brut Garrel, soprannominato il Tarzan Catalano; e Robert Greene, regista di Actress. Dedicato invece all’adolescenza e all’emarginazione Lupino di François Farellaci, in collaborazione con Laura Lamanda. Unico lavoro italiano della sezione, Qui di Daniele Gaglialone, ambientato in Val Susa in compagnia di attivisti e cittadini. Opere a cui è necessario accostarsi con curiosità, disposti a mettere in discussione la prospettiva e il confine dei propri orizzonti.
Prospettive invece raccoglie 10 lunghi italiani. Giulio Sangiorgio, tra i selezionatori dei film, ha definito così la sezione: «10 opere differenti che – a guardarle da qui, tutte insieme, formano e sformano, confermano e rifondano la mappa del territorio cinematografico a cui questo festival si dedica. (..) Non è questione di cinema del reale, ma di cinema nel reale».
Fuori concorso One cut, One Life ultimo lavoro di Ed Pincus e di Lucia Small, testamento artistico e personale del regista di Diaries (1971-1976), a cui FilmMaker dedicò un omaggio nella scorsa edizione. E Cavalo Dinheiro di Pedro Costa.
La retrospettiva è dedicata a Lech Kowalski. L’autore, nato a Londra da genitori polacchi si è avvicinato al cinema nella New York degli anni ’70. Il suo percorso ha attraversato i sentieri selvaggi del presente, con occhio attento alle dinamiche sociali e ai meccanismi di sopraffazione. In programma l’intera opera del cineasta e si parte il 29 novembre con East of Paradise (Arcobaleno FC, sala 300, ore 19.30). Un’opera matura in cui la narrazione si divide tra la testimonianza della madre del regista, deportata in un campo di lavoro sovietico, e quella dello stesso Kowalski, che ripercorre gli anni della sua formazione. L’autore sarà a Milano per tutta la durata del festival e terrà una masterclass dal titolo Filmare il conflitto il 30 novembre al Cinema Beltrade.
La novità di questa edizione è FilmMaker Off, che presenta San Siro di Yuri Ancarani, film geometrico sulle architetture maestose e sull’anatomia dello stadio milanese. L’installazione con cui il regista presenta il suo lavoro sarà aperta al pubblico dal 4 all’8 dicembre, presso GAM Galleria d’Arte Moderna di via Palestro, in collaborazione con PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea.
La Giuria del Concorso Internazionale – composta da Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, Filippo Mazzarella, Anna Milani, Tommaso Pincio, Giovanni Spagnoletti, assegnerà il Primo e il Secondo Premio, rispettivamente di 3.000 e di 1.250 euro. Mentre la Giuria Giovani sceglierà il vincitore dell’omonimo Premio. La Giuria di Prospettive composta da Cristina Battocletti, Minnie Ferrara e Davide Giannella, decreterà il vincitore della sezione cui andrà un premio di 500 euro.
Milano ospita un festival in trasformazione, che non si declina solo nei 10 giorni di kermesse, ma porta avanti un progetto più ambizioso. Il direttore Luca Mosso (Milano Film Network), ha detto: «Guardare il nuovo è un dovere primario che si associa strettamente alla necessità di interpretarlo e alla possibilità di promuoverlo e sostenerlo». E FilmMaker in oltre trent’anni di attività ha tenuto a battesimo almeno tre generazioni di registi italiani e prodotto più di 80 film. La scorsa edizione ha premiato Stop the Pounding Heart di Roberto Minervini. Il percorso dell’adolescente Sara attraverso un mondo ristretto ed estraneo raccontato con una narrazione ellittica che restituisce con straordinaria delicatezza un groviglio di sentimenti inespressi (Estratto dalle motivazioni della giuria). Il film ha vinto il David di Donatello 2014.
Gli abbonamenti sono in vendita online, per info http://www.filmmakerfest.com/Festival/484
Segnaliamo che tutti gli spettatori che presenteranno alle casse la chiave del lucchetto e/o la tessera BikeMi avranno diritto a una riduzione di 5 euro sul sul prezzo dell’abbonamento.
Il programma completo è online http://www.filmmakerfest.com/Festival
Su MFN Daily troverete notizie, interviste e reportage dal festival http://www.milanofilmnetwork.it/daily/
Zelia Zbogar
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