I Puffi il film: ritorno al passato con una grafica moderna

Recensione del lungometraggio “I Puffi – Viaggio nella foresta segreta” che racchiude il meglio degli effetti speciali odierni ricreando la vecchia magia della serie animata anni ’80.

Come decisamente previsto una settimana fa  “I Puffi – Viaggio nella foresta segreta” può essere considerato come il quarto lungometraggio in assoluto della storia dei piccoli omini blu di Peyo, e in alcun modo collegato agli ultimi due live-action a tecnica mista.
Rispetto a “Il flauto a sei Puffi” del 1976 la modernità si vede eccome, e questa nuova definizione non è certo molto differente a quella del 2011 e 2013. Ma è diverso, perché allo stesso tempo, si ritorna al passato.

Kelly Asbury decide di fare il classico film per tutti, anche per coloro, grandi e piccini, che non conoscono affatto i Puffi. Breve introduzione di loro e del loro funghesco villaggio, e poi si approfondisce su un personaggio in particolare: Puffetta.
Si raccontano le sue origini che soprattutto gli appassionati conoscono, che è stata creata da Gargamella per far propri gli abitanti di Puffilandia.
Ma come ci ha sempre detto Cristina D’Avena, il Grande Puffo però, trasformare saprà… un puffo assai cattivo in un puffo che puffa a bontà!
Grazie alla magia del saggio leader, Puffetta ora è buona e blu, così può vivere in serenità con gli altri, anche se non è sufficiente…

Come prosegue la storia ce lo suggerisce proprio la sigla, anzi, la colonna sonora, di Cristina D’Avena, che grazie all’altrettanto veterana Alessandra Valeri Manera realizza una canzone che ha in sé il vecchio stile delle sigle anni ’80 ma anche la modernissima tecno music. Ma se non avete ancora visto il trailer, o ascoltato la nuova versione di “Noi Puffi siam così” presente da giorni sulla pagina Facebook ufficiale di Cristina, e non volete veder negata in alcun modo la sorpresa allora potete rimandare la lettura del resto dell’articolo a dopo la visione del film.

Scampata, insieme a Tontolone, Quattrocchi e Forzuto all’ennesimo tentativo di cattura di Gargamella, nel bosco viene a contatto con qualcuno di assolutamente misterioso, senza però riuscire a vederlo in volto.
La curiosità, e la mancanza di identità di Puffetta per il fatto di essere l’unica femmina tra 100 Puffi maschi, spinge lei e poi gli altri tre amici a varcare il grande muro che circonda la foresta proibita.
Un viaggio avventuroso ma anche molto pericoloso. Non solo nuovi e sconosciuti esseri li attendono, ma anche Gargamella non demorde nel cercare di catturarli. Riusciranno a spuntarla anche stavolta?

Rispetto ai precedenti live-action, dai toni abbastanza più adulti rispetto al passato, il nuovo lungometraggio, almeno all’inizio, appare più destinato ai bambini più piccoli, e meno agli appassionati ormai cresciuti. Ma per fortuna è qualcosa che dura poco, davvero poco. Col passare dei minuti, soprattutto quando comincia l’avventuroso viaggio, la musica cambia, la storia diventa più matura e divertente, e decisamente coinvolgente grazie a delle ottime scenografie ricche di colori ed effetti speciali.
Il finale poi, anche se prevedibile (è pur sempre un film per bambini), è qualcosa di veramente toccante che mette la classica ciliegina sulla torta che tutti possono gustare, insieme a Golosone, a Puffilandia.

Gran parte della scena ce l’ha anche il disgraziato Gargamella, con uno stile fortunatamente rimasto intatto, accompagnato dal solito Birba e da un nuovo personaggio, l’avvoltoio Monty, che ricorda un vecchio rapace della serie classica, cioè Arold della strega Hogatha, che rendono il viaggio ancor più pieno di ilarità.

Capitolo doppiaggio. Sarebbe stato bello veder inserite anche in questo caso le voci della serie animata ancora in attività, come Fabrizio Mazzotta, Paolo Buglioni e Fiamma Izzo, ma è anche vero che a volte ci sono altri motivi per un “reboot dei doppiatori” (come ad esempio, un cambio della direzione del doppiaggio) ma un appassionato di questa nobile arte non potrà non sentirsi spaesato di fronte a Davide Garbolino, un’istituzione nell’animazione (la voce di Ash Ketchum e Gohan adulto in Dragon Ball) ma decisamente inadatto a un personaggio come Puffo Quattrocchi, se si pensa al grande lavoro di Marco Guadagno non solo negli anni ’80 ma anche negli ultimi live-action. Niente da ridire invece sulle nuove voci, anche se Mazzotta ci mancherà ugualmente.
E tra le nuovi voci, come ampiamente già annunciato, c’è Cristina D’Avena, nel ruolo della “Grande Puffa” Mirtilla, che dopo piccolissime esperienze al leggio finalmente è “diventata grande” e adatta a un personaggio decisamente interessante reso ancor più indimenticabile dalla nostra regine delle sigle animate.

Smurfs: The Lost Village” ha dunque quasi tutto ciò che un appassionato dei Puffi può desiderare: vecchie atmosfere unite al 3D, Cristina D’Avena protagonista non solo nelle canzoni, tanti nuovi personaggi che aprono non solo a tanti sequel ma a una vera ed interessante rivoluzione del loro universo, e perciò, se tutto andrà bene, magari finalmente vedremo John e Solfami “insieme a caccia di briganti nella città blu”.
In live-action? Perché no?

I Puffi – Viaggio nella foresta segreta” è al cinema da giovedì 6 aprile 2017.

Valerio Brandi

 

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply