Il crimine non va in pensione: l’opera prima di Fabio Fulco

Recensione in anteprima per una commedia che riprende diversi capolavori di una volta, con dei vecchietti terribili capaci di far ridere e riflettere.

«L’importante è che non avvizzisca il cervello. Molti grandi uomini erano ancora attivi a novant’anni, e sapete perché erano rimasti giovani? Perché avevano ancora dei sogni da realizzare! Voi giovani “zucchevuote” dovreste vergognarvi. La qualità della vostra vita dipende da ciò che farete. Gli unici limiti alle avventure sono i limiti della vostra immaginazione!»

In questo film non si parla di Zio Paperone, e quindi neanche della sua saga a fumetti di Don Rosa, la più famosa dopo Carl Barks, ma il tema è: non arrendersi agli anni che passano.

Fabio Fulco, 46enne attore napoletano, dopo diversi film e apparizioni in tv decide di passare dietro la macchina da presa per la prima volta, senza però rinunciare ad apparire anche in questa pellicola, nei panni di Salvatore.
La storia è ambientata a Roma, nel centro anziani “La Serenissima”. Tutto scorre tranquillo, anzi fin troppo, la classica noia da ospizio, finché un giorno Edda, una signora dal cuore d’oro, viene ricoverata per un malore. Aveva provato a vincere al Bingo per aiutare la figlia in difficoltà economiche, e purtroppo è solo riuscita a peggiorare la situazione perdendo anche quel poco denaro che aveva.
Così per aiutarla i suoi vicini di stanza, insieme al ben più giovane Salvatore, decidono di attuare un piano nato quasi per scherzo: scassinare la cassaforte del Bingo.
E giorno dopo giorno questa decisione diventa sempre più forte, anche grazie a degli innesti esterni che daranno una mano a questa sgangherata ed attempata “Banda degli onesti”, o, se preferite, “Audaci Soliti Ignoti”.

Figlio di una terra che ha dato tanto al nostro cinema, Fabio Fulco decide di ispirarsi proprio ai capolavori del principe della risata Totò, regalando dunque una commedia se non del tutto originale, almeno più divertente e pulita rispetto a tanti ed inutili film natalizi e non solo.
Il cast poi non può che aiutare. Abbiamo Orso Maria Guerrini, storico testimonial della Birra Moretti, attore di un carisma e una voce impressionante (avrebbe meritato o dovuto fare molto di più il doppiatore), Maurizio Mattioli, in splendida forma come non lo si vedeva da tempo, grandi conferme come Stefania Sandrelli ed Ivano Marescotti, senza dimenticare assolutamente Gisella Sofio, scomparsa lo scorso 27 gennaio (questo film diventa dunque il suo unico lavoro postumo).
Viene inserito invece tra gli interpreti Franco Nero, anche se il suo è a tutti gli effetti un cameo, ma di grande, anzi, altissimo livello.

75 anni pieni per l’ex Django, ma a differenza di molti altri non sembra affatto sentirli, il suo aspetto non sembra mai veramente cambiato. È dunque il simbolo perfetto per i contenuti che questo film vuole trasmettere alla cosiddetta terza età.

Prodotto da Claudio Bucci e Rosa Chiara Scaglione, “Il crimine non va in pensione” sarà presente a partire da giovedì 15 giugno 2017 in almeno 100 sale Italiane, e cosa ancor più importante: il biglietto sarà gratis per tutti gli over 70, e per gli under 20 che li accompagneranno.

Valerio Brandi

 

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply