Basato sul romanzo di Amélie Nothomb “Né di Eva né di Adamo”, il nuovo film di Stefan Liberski sicuramente avrebbe oggi più seguito in Italia se la nostra distribuzione non avesse… stravolto ancor di più il nome della storia.
Tokyo Fiancée, ovvero “La fidanzata di Tokyo”, è stato “tradotto” nella maniera più banale possibile, cioè con Il fascino indiscreto dell’amore.
Peccato, perché il titolo scelto dal regista Belga era perfetto, perché non solo riassumeva al meglio questo film sentimentale, ma al tempo stesso era un ottimo modo per attirare i giovani amanti della cultura nipponica del nostro Paese.
Amelié è una giovane belga (interpretata dall’attrice, anch’essa belga, Pauline Étienne) nata in Giappone ma cresciuta nel suo Belgio. Quando compie 21 anni torna nel Paese del Sol Levante, e spera di diventare una giapponese a tutti gli effetti. E per farlo sogna di trovare un ragazzo giapponese, e alla sua porta suona Rinri (Taichi Inoue), un giovane che vuole invece imparare il francese.
Durante e dopo le lezioni Rinri fa conoscere ad Amelié un Giappone da lei sconosciuto, anche attraverso la sua casa, condivisa a metà dal “vecchio” rappresentato dai suoi genitori, a cui piace in qualche modo vivere ancora secondo la tradizione, e i suoi gusti decisamente moderni in fatto di DVD.
Dopo il periodo di “luna di miele”, cominciano ad arrivare i primi problemi.
Amelié si comincia a chiedere se lei è solo innamorata del Giappone, e Rinri della Francia. Come finirà?
Tokyo Fiancée dunque è un viaggio sentimentale nel Giappone, in tutte le sue forme, con ottimi contenuti ironici e un pizzico di quelli piccanti.
Pauline Étienne, che ha partecipato a un altro film che, come questo, ha concorso durante il IX° Festival del Cinema di Roma, cioè Eden di Mia Hansen-Løve, si appresta dunque a farsi conoscere al meglio nel nostro Paese, sia per le sue qualità di attrice ma anche di narratrice, dato che la sua voce racconta al meglio molte delle scene della pellicola.
Il fascino indiscreto dell’amore, uscito il 28 maggio 2015, è tutt’ora presente nelle sale italiane.
Valerio Brandi
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