Il Festival international Signes de nuit : da Parigi verso l’ignoto

Confrontations avec l’Inconnu- l’intelligenza audiosiva di una resistenza mondiale

E’ di gran lunga il più ampio festival indipendente del mondo per i film “strange and complex”, mi scrive Dieter Wieczorek, il direttore del Festival internazionale Signes de nuit, che si tiene in molte locations a Parigi dal 05 al 15 dicembre, sin dal 2003.

Dall’anno scorso, poi, il festival è diventato ufficialmente binazionale, aggiungendo più di un’antenna in Germania, a Berlino e a Sarrebuck.
In queste poche edizioni sono già stati proiettati migliaia di film e documentari indipendenti provenienti da 70 paesi, la cui selezione è frutto di un centinaio di programmi di collaborazione con istituzioni culturali e manifestazioni artistiche da tutto il mondo: dal Libano al Giappone, dall’Estonia all’Australia, passando per la Russia.

Il F.I.S.D.N. mira anche all’Italia: è da poco atterrato alla Mostra Internazionale del Nuovo cinema di Pesaro 23-29 giugno e l’organizzazione sta lavorando sodo, affinché un’altra succursale Signes de Nuit attecchisca in pianta stabile ad Urbino.

Ma cos’è quest’oggetto cinematografico underground, infestante e non meglio identificato? Volendo, potremmo dire che si tratta di cinema engagé.

E’ un festival cosmopolita, molteplice e non globalizzato, che vuole aprire infinite possibilità di confronto con il cinema meno battuto, quello più bizzarro e sperimentale, alla ricerca di uno spazio intimo e sociale, al di fuori delle stanze pubbliche omologanti dei social network.
Il festival Signes de nuit propone film da ogni orizzonte e raggruppa creazioni audiovisive di svariate forme, eccetto l’animazione: visioni innovative, caratterizzate dall’immaginario originale e da un approccio critico dell’esistenza umana moderna.
Si tratta di film, che in maniera radicalmente diversa e con molteplici nuance, hanno il merito di sperimentare nuovi linguaggi estetici, accomunati dall’interesse alle varie tematiche ed ai problemi delle nostre società contemporanee.

L’idea è scandagliare un cinema che oltrepassa i suoi stessi limiti, sorprendente, diverso, liberato dalle pressioni della tradizione e pronto a lanciarsi nella sperimentazione.
Le opere proposte presentano un profilo originale in più campi artistici: musiche, immagini, movimento, ritmo, testi, scene e luci.
L’obiettivo del festival e dei film che propone è dunque elaborare e farsi portavoce di una nuova comunicazione globale che sfugga agli effetti semplificatori ed omologanti dei media di massa. Uno scopo, quindi, non meramente estetico, che intende esplorare spazi sconosciuti nello spettatore stesso, sensibilizzandolo ad una realtà artistico-culturale alternativa e spesso straniante.

I costi ridotti della produzione digitale infatti permettono oggi una produzione relativamente indipendente da influenze commerciali, e da ogni forma di censura. Ciò crea un’alternativa reale e fruibile, uno spazio artistico altamente sfaccettato ed accessibile a tutti, oltre ciò che i nuovi media di massa offrono.
Così un’attenzione particolare è rivolta alla maniera in cui, nel mondo intero, l’arte approccia le trasformazioni tecniche e culturali delle nostre società attuali.
Del resto i media cinematografici ed audiovisivi si prestano perfettamente a questo scambio di idee ed una manifestazione così aperta e molteplice ha l’ambizione di catalizzare un progetto culturale di una simile importanza.

Signes de nuit è dunque più di un festival come un altro. Ha l’ambizione di costruire un forum culturale, una piattaforma comunicativa alternativa rispetto a quelle dei nuovi mass media, facebook and co.
Il film d’ouverture del F.I.S.D.N. sarà Madame Ayhan (Turchia) di Levent Semerci, poi durante questi dieci giorni, vi saranno più di 300 proiezioni in giro per la città, in varie locations.
Due competizioni internazionali, una per la sezione cortometraggi 8 – 11 dicembre (ove sarà proiettato anche il corto italiano 370 Nouveau Monde di Marcantonio Lunardi) ed un’altra per la sezione Cinéma Transgressif, 11-14 dicembre.

Fuori competizione inoltre molti programmi Mis en Relief, ove saranno affrontati punti di vista nuovi e linguaggi stranianti di nuovi talenti su argomenti sensibili ed urgenti dele nostre società contemporanee.
Tra essi è stato selezionato anche Janvier della Mastofabbro: un’officina indipendente in cui operano Pier Paolo Patti e Stefano Cormino, che hanno realizzato un’opera affascinante, sensibile e conturbante, che attraverso le impercettibili gesta di un antieroe periferico e quanto mai poetico ci invita, metaforicamente, a coltivare il nostro piccolo giardino, dal caos delle società postindustriali, forse, può ancora nascere un piccolo, effimero paradiso interiore.

Da segnalare di questo innovativo Festival anche i Focus Pays che intendono specificamente esplorare le diversità culturali dei vari paesi, indagandone gli aspetti esistenziali, sociali o politici meno rappresentati, nel tentativo intelligente e resistente di ritracciare il profilo emotivo o intellettuale di un territorio.
Ed infine la sezione Synthox-image-son–interference, interamente dedicata ai lavori che mostrano, in uno stile fantasioso ed originale, interferenze tra suoni ed immagini.

“In questo lavoro critico, abbiamo preferito i film che sfuggono, nella forma e nei modi di espressione, ai modi regolamentari della restituzione del reale, i film che resistono a quest’era di globalizzazione che tende ad imporre un unico modello di cultura e di vita.”
Parola di Signes de Nuit.

Per maggiori info e per consultare il programma: www.signesdenuit.com

Fabiana Cuomo

 

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