Il Festival Internazionale del film di Tbilisi punta sull’”Altra” Europa

Al Festival Internazionale di Tbilisi, da Godard a Virzì, fino a Bertuccelli

Dall’1 al 7 dicembre, nella meravigliosa cornice della capitale della Georgia, avrà luogo la 15a edizione del Festival internazionale del film di Tbilisi, famoso per il suo fervido interesse verso i film d’autore dell’anno appena trascorso. Un solido programma di cento pellicole provenienti da diversi Paesi e suddiviso in undici sezioni differenti, tra cui la Competizione internazionale il cui giudizio è affidato ad una variegata Giuria che, quest’anno, ha come Presidente, l’ex-direttore dei festival di Roma e Venezia, e cioè Marco Müller, circondato da nomi di rilievo come il regista Peter Webber, l’attrice lituana Severija Janusauskaite, l’iraniano Reza Mirkarimi e la scrittrice Nana Ekvtimishvili. Lunedì è stato il giorno del film di apertura, The President di Mohsen Makhmalbaf, una co-produzione europea sul tema della separazione sottilissima tra il bene e il male all’interno di una storia che ruota attorno ad un dittatore che insieme alla sua famiglia governa la sua terra con il pugno di ferro, godendo di una vita di lusso e divertimento a scapito della miseria della sua popolazione. Ma quando un colpo di Stato rovescia il suo governo brutale, il Presidente è costretto a fuggire insieme al suo piccolo nipote in un viaggio in cui misura il peso delle sue cattive azioni. Nella competizione internazionale molto attesa è la proiezione del film nazionale I am Beso di Lasha Tskvitinidze, una sorta di romanzo di formazione su un giovane di nome Beso, che vive in un villaggio abbandonato all’interno di una famiglia problematica con a capo un padre ormai vecchio e disabile a seguito della tragedia di Chernobyl, incapace di “formare” e “guidare” il figlio fuori dal tunnel dell’alienazione in cui vive la comunità. Nel Forum dedicato al Cinema Europeo i riflettori sono puntati su quei film che raccontano un punto di vista alternativo sull’Europa e sulle vicende del proprio paese, tra questi sono stati scelti l’ultimo e sperimentale film di Jean-Luc Godard, “Addio al linguaggio”, e il film di Paolo Virzì, Il Capitale Umano, che sarà proiettato il 5 dicembre. Molto interessante è la sezione dedicata al Documentario, World in Docs, tra cui spicca il francese School of Babel dell’apprezzata regista Julie Bertuccelli sull’adattamento degli studenti stranieri nelle scuole dell’obbligo .

Danilo Canzanella

 

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