Il regno di Wuba è disponibile per l’Home Video

Recensione del film ora disponibile in DVD e Blu-ray ma purtroppo senza l’audio cinese originale.

È stato uno dei primissimi film ad essere proiettato alla decima Festa del cinema di Roma 2015, e ha incassato 400 milioni di dollari in Cina. In entrambe le occasioni era conosciuto con il titolo di “Monster Hunt” (Caccia al mostro). In Italia siamo abituati a nuovi titoli per la nostra distribuzione, così da diventare “Il regno di Wuba”. Non una scelta del tutto sbagliata stavolta, Wuba è il protagonista assoluto di questo fantasy e visto che il prodotto è stato e verrà apprezzato soprattutto dai bambini, è meglio metterlo al primo posto. Ma andiamo per ordine.

C’era un tempo in cui gli umani vivevano con molte altre creature, inclusi i mostri. Ma gli umani volevano dominare il mondo, e quindi dichiararono guerra ai mostri.
I mostri persero, e vennero esiliati sulle montagne remote. Da allora non fu più permesso loro di attraversare il confine. Oggi il mondo dei mostri è dilaniato da una guerra civile. Il vecchio re dei mostri è stato ucciso, e per cancellare completamente ogni traccia del suo potere, il nuovo re dei mostri ha eliminato i suoi fedeli ministri. Ma la vecchia regina è incinta, e durante la fuga dai sicari inviati dal nuovo re è costretta a spingersi alle soglie del mondo degli umani, scortata dai suoi fedeli sudditi scampati all’eccidio.
La leggenda narra che il futuro piccolo re avrebbe cambiato il mondo degli uomini e quello dei mostri… per sempre!

Un’introduzione profonda che ricorda un po’ l’inizio di Hercules della Disney, anche per via delle immagini storiografiche lungo i muri, e poi la storia prosegue. La regina, stanca e ferita, riesce in un modo parecchio bizzarro a lasciare il nascituro a Song Tianyin, un giovane contadino zimbello del villaggio che sogna una vita più avventurosa.
Fatto sta che la cacciatrice di mostri Huo Xiaolan arriva in quel villaggio in cerca di prede, e si imbatte con Song e il giovane re. Dapprima vorrebbe eliminarlo, ma poi si convince che la sopravvivenza del mostriciattolo è legata a cose più importanti, e decide di scortarlo fino alla capitale. Lì troveranno una soluzione, almeno è ciò che sperano, mentre si difendono da continui attacchi di mostri nemici e cacciatori di taglie senza scrupoli.

Molti si chiedono come ha fatto un tale film ad ottenere un simile successo in Cina. È evidente che lo Stato più popoloso del mondo non è ancora abituato come noi a certi tipi di film, basta pensare che “Warcraft-L’inizio” è stato “salvato” proprio dal mercato asiatico.
Questo sicuramente è un quesito che si pone chi non ha apprezzato del tutto il film di Raman Hui, creatore di Shrek e co-direttore del terzo capitolo sull’orco verde più simpatico al mondo.
Il regno di Wuba” non è un capolavoro ma coinvolge parecchio, è un po’ parodia di film come “La tigre e il dragone” visto il grande risalto alle arti marziali, e poi Wuba è di una dolcezza incredibile, uno come lui farebbe le fortune dei Disney Store se fosse di loro proprietà. Il messaggio del film, oltre ad ispirare la pace e la fratellanza tra chi è diverso da te, sembra molto vegano.

Ora è distribuito per l’Home Video grazie alla Koch Media, e per quel che riguarda la versione DVD, la confezione è senza dubbio bella essendo la copertina piena di scene del film su tutti i quattro i lati, mentre non si può dire la stessa cosa dell’audio. Un film campione di incassi meritava la lingua originale oltre l’italiano, e anche i sottotitoli per i non udenti. Ma per essere precisi, è una mancanza anche del Blu-ray. E questo non lo diciamo perché siamo delusi dal doppiaggio italiano, che ha nel cast vocale esperti come Omar Vitelli, Emanuela Damasio, Sergio Lucchetti e Alessandra Korompay.

Valerio Brandi

 

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