Intervista a Carlo Valli per La dolce arte di esistere

Carlo Valli, narratore del film di Pietro Reggiani, ha concesso a noi di Cinefarm una breve intervista per il film La dolce arte di esistere

Dopo aver assistito alla prima del film “La dolce arte di esistere” al Nuovo Cinema Aquila di Roma, Carlo Valli, narratore del film di Pietro Reggiani, ha concesso a noi di Cinefarm questa breve intervista.

Ha mai incontrato di persona Robin Williams o qualche altro grande attore americano o straniero da lei doppiato?
«No, mai conosciuto»

Robin Williams è stato per lei il migliore attore che ha doppiato, o c’è stato qualcun altro personaggio/attore che le è piaciuto doppiare oltre a lui, o insieme a lui?
«Beh, lui è stato quello che mi ha dato più fama, quello che mi ha anche costretto a dei tour de force, perché i primi film erano molto parlati, lui era un vulcano in continua eruzione, non smetteva un momento, però comunque ci sono altri attori bravi che io doppio, come Colm Meaney, che è un irlandese, poi quello che ha fatto il professor Lumacorno, Jim Broadbent. Quelli sono anche molto bravi, uno Inglese, l’altro Irlandese, veramente straordinari»

Ha altri progetti futuri, proposte per altri film, grandi attori da doppiare?
«No, adesso sono occupato sul doppiaggio, come direttore, dell’ultimo film della Disney Pixar, che uscirà quest’anno. E poi dovrò farne altri come direttore, ho in programma il Piccolo Principe, tratto dal libro, e altre cose»

Cosa ne pensa del film che ha appena doppiato come narratore, La dolce arte di esistere?
«Si il film è molto carino, molto bello, non avevo visto niente, perché io ho soltanto inciso la voce senza vedere nulla, però mi è piaciuto, non me lo aspettavo, molto gradevole»

Quindi a lei piace risentirsi, non le dà fastidio risentire la sua voce sul grande e piccolo schermo?
«No, in genere quando sento i vecchi film mi sembrava di essere più bravo allora, però anche adesso non mi dà fastidio»

Valerio Brandi

 

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