Intervista al doppiatore Mauro Gravina

Ospite del DoppiAttore di Angelo Maggi, la storica voce dell’animazione ci ha raccontato alcuni aneddoti della sua vita professionale.

Siamo qua con Mauro Gravina, che ne “Il Trono di Spade” doppia Tyrion Lannister, raccogliendo l’eredità di Gaetano Varcasia dopo la sua prematura scomparsa.

Mauro, cosa ci può dire di questo cambio di testimone, se ha avuto un rapporto di lavoro con Gaetano, e di questo personaggio a cui presta la voce?   
Salve a tutti. Per me è una grossa responsabilità, perché subentrare a un personaggio così importante e famoso non è una cosa semplice. Purtroppo Gaetano ci ha lasciato, chiaramente bisognava sostituirlo. Sono stati fatti i provini e la scelta è caduta su di me. Ho lavorato con Gaetano per 30 anni, siamo quasi cresciuti insieme per certi versi, io ho cominciato prima di lui. Abbiamo lavorato tanto tempo insieme, era straordinario. Dopo due settimane la sua scomparsa ho fatto questo provino, poi molto carinamente mi ha chiamato Sandro Acerbo, il direttore del doppiaggio del Trono di Spade, e mi ha detto che ero stato scelto, e non sapevo se essere contento o meno, prendersi questa responsabilità è stato abbastanza impegnativo. Poi niente, abbiamo cominciato. Ho prima pensato di sentire la voce di Gaetano ma poi no. Ho pensato di doverlo assolutamente fare come se fosse una nuova cosa, altrimenti il confronto per me sarebbe stato molto complicato. Non so se riesco a sostituirlo degnamente, mi impegno, ma siamo ancora in corso d’opera. Ho fatto solo la quinta e la sesta stagione, e tra poco faremo la settima. Niente, è un po’ un ¨work in progress¨, questo personaggio lo sto scoprendo piano piano. Peter Dinklage è straordinario, bisogna seguirlo, ha una mimica facciale pazzesca. Infatti, è un grandissimo attore che ha vinto tantissimi premi. Con Sandro lavoro benissimo, ci conosciamo fin da bambini, abbiamo quasi cominciato insieme, mi aiuta molto, è sempre molto carino e gentile quindi penso che stiamo facendo un buon lavoro.

Cambiamo completamente argomento, l’animazione. Lei ha doppiato tanti personaggi animati, di cui quello più famoso è Rocky Joe. Cosa ci può raccontare di questo mondo così diverso dal live-action?
I cartoni animati sono una cosa totalmente diversa, ti puoi un po’ sbizzarrire con le caratterizzazioni, eccetera. Per quel che riguarda Rocky Joe parliamo di molti anni fa, è un personaggio un po’ spaccone, simpatico, è stato divertente farlo. Lo ricordo come una cosa estremamente piacevole, anche se devo dire che per i cartoni si fatica parecchio, bisogna stare sempre molto su di tono, è abbastanza impegnativo, ma è divertente farli effettivamente.

Ci può annunciare progetti futuri oltre al Trono di Spade?
No, il nostro lavoro è molto alla giornata, o si fanno provini al volo e poi si va in sala o si viene direttamente scelti per una serie e si comincia, non c’è modo di aggiornarsi o sapere queste cose molto prima, tranne che per cose come il Trono, in cui sai che ogni anno arriveranno quelle puntate e se il tuo personaggio c’è ancora chiaramente sarai tu a farlo. È diventato tutto molto urgente, si fa molto in contemporanea con gli Stati Uniti, e quindi non c’è molto tempo per informarsi prima su cosa si andrà a fare.

 Valerio Brandi

 

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