«Io sono Ingrid, e questa è la mia storia»
Così comincia il documentario di Stig Björkman, regista svedese che ha deciso di rendere omaggio a una delle sue connazionali più famose, proprio nell’anno in cui avrebbe potuto compiere 100 anni.
Un ottimo lavoro per conoscere ancor di più una delle più brave e belle attrici del grande cinema di sempre, anche se, ad essere sinceri, lui non ha dovuto fare molto.
Niente di offensivo, ma solo il modo migliore per evidenziare la vera protagonista del film, visto che Ingrid Bergman ha passato tutta la vita non solo a farsi riprendere, ma anche a riprendere gli altri.
Oggi è normale avere tanti ricordi di sé, cellulari, macchine fotografiche e computer ci permettono di registrare video su video delle nostre storie, ma un tempo non era così semplice.
Macchine fotografiche e telecamere erano poche e di certo non moderne come le attuali, quindi erano in pochi fortunati a poterne disporne.
E Ingrid era tra queste. Un’infanzia difficile, per la prematura perdita del padre a tredici anni, e l’ancor più drammatica scomparsa della madre quando non aveva ancora compiuto il terzo anno di età.
Eppure in quel poco tempo che sono stati insieme, il suo amato padre Justus Samuel Bergman non solo ha lasciato ai posteri le prime immagini di una donna bellissima, ma le ha trasmesso l’amore per la recitazione, riprendendola più che poteva.
Da quel giorno Ingrid non solo ha passato gran parte del tempo libero a riprendere i suoi cari (tre mariti e quattro figli su tutti), ma anche a farsi riprendere con loro.
Il documentario dunque non ripercorre solo la luminosa carriera dell’attrice tre volte Premio Oscar, grazie a filmati d’epoca, interviste passate e attuali di amici e familiari, ma soprattutto la sua semplice e felice vita familiare.
Vista così Ingrid Bergman non sembra una stella di Hollywood, ma una donna normalissima, una mamma e moglie affettuosa, piena di vita. Quella vitalità che ha trasmesso fino ai 67 anni, quando ha detto addio a questo mondo dopo una carriera piena di soddisfazioni, lunga quasi mezzo secolo.
Io sono Ingrid sarà presente nelle sale italiane in due giorni di proiezione speciale, lunedì 19 e martedì 20 ottobre 2015.
Valerio Brandi
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