Io sono Steve McQueen in DVD dopo tre anni di attesa

Recensione del documentario dedicato al grande divo di Hollywood, realizzato nel 2014 ma disponibile solo da poche settimane in Italia grazie alla distribuzione Home Video della Koch Media.

Probabile che il nome Jeff Renfroe risulti sconosciuto quasi a tutti, del resto, questo regista di Seattle finora si è dedicato soprattutto alla direzione di sporadici episodi di serie tv, come quattro di “Beauty and the Beast” con protagonista Kristin Kreuk, indimenticabile in Smallville nel ruolo di Lana Lang.
Tutto questo per cercare di trovare una spiegazione al fatto che il suo documentario, “Io sono Steve McQueen” (I Am Steve McQueen) è stato realizzato nel 2014, ma solo da poche settimane è disponibile per nel nostro Paese in Home Video, grazie alla distribuzione della Koch Media.

Grazie alle voci narranti di Robert Downey Jr. e Kristin Kreuk (per chi sceglie di guardarlo in originale) viene raccontata in poco più di un’ora tutto il meglio della vita e della carriera di uno dei più grandi attori di sempre della storia del cinema. Simbolo di seduzione, di bellezza, di velocità e di eroismo, l’icona rimasta immortale nella mente di tutti anche per essere scomparso a soli 50 anni (quindi ancora attraente e possente) è partito dal basso, armato della sola passione per provare ad emergere in un mondo di squali. Se avesse mollato subito, avremmo perso un personaggio unico, capace di rendere ancor più meravigliosi film come “I magnifici 7”, Bullit, “La grande fuga”, “Il caso Thomas Crown” e “Inferno di cristallo”, e molti altri ancora. Per il bene di Hollywood e dei cinefili possiamo ancor oggi sognare insieme a lui.

Del resto, come ricordato nel documentario, le donne volevano stare con lui, e gli uomini essere lui.

La storia viene raccontata da diversi nomi, a partire dai suoi familiari più stretti, come le mogli Neile Adams (dal 1956 al 1972), Ali MacGraw (dal 1973 al 1978) e Barbara Minty (insieme negli ultimi dieci mesi di vita dell’attore), il figlio Chad (il suo ruolo più noto in Karate Kid) e i nipoti Steven R. McQueen (classe 1988, noto in The Vampire Diaries nel ruolo di Jeremy Gilbert) e Molly (classe 1987, “Go for Broke”).
Poi tocca i colleghi, attori e registi che hanno lavorato con lui, come Robert Vaughn (scomparso l’11 novembre 2016, l’ultimo dei Magnifici 7 originali) e il direttore Norman Jewison (classe 1926, lo ha diretto in “Cincinnati Kid” e “Il caso Thomas Crown”) ma anche tanti altri che erano troppo giovani all’epoca per lavorare con lui ma che hanno voluto ricordarlo come Gary Oldman, Pierce Brosnan, Marisa Miller, Randy Couture, Zoë Bell e Ben Mankiewicz, e anche diversi appassionati automobilistici, data la passione di Steve per le auto da corsa, dentro e al di fuori dei film.

Il documentario risulta dunque essere ben realizzato, la durata è giusta anche perché purtroppo la carriera del “King of cool” non è stata come già detto lunghissima, le immagini di repertorio sono ben inserite e gli intervistati ben indicati in ogni scena. Ideale per chi vuole guardarlo in originale, un po’ meno per gli Italiani.
Non vi sono sottotitoli, quindi non è possibile visionare il film in versione originale se non si è padroni della lingua, e nella versione doppiata sono assenti anche durante le scene cinematografiche di repertorio e le interviste a Steve McQueen. Inoltre per il mercato Home Video Italiano è disponibile solo la versione formato DVD, con Audio Italiano e Inglese 2.0 Dolby Digital.
Peccato, ma al tempo stesso, siamo comunque fortunati nel poter finalmente vedere questo ottimo documentario, poco tempo dopo un altro grande film di questo genere come “Back in Time”.

Valerio Brandi

 

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