La commedia demenziale ha fatto grande, grandissimo il cinema, ma con la scomparsa di Lieslie Nielsen, e con Mel Brooks che per questioni anagrafiche si vede pochissimo, gli ultimi lungometraggi non si sono minimamente avvicinati ai veri capolavori come “Una pallottola spuntata” o “Robin Hood – Un uomo in calzamaglia”, ma ogni tanto arriva una sorpresa.
Non stiamo dicendo che “Jimmy Vestvood: benvenuti in Amerika” di Jonathan Kesselman sia pari alle grandi commedie parodia sopracitate, ma ha il merito di puntare su argomenti più seri come la politica internazionale, la questione islamica e il razzismo in generale, senza ricorrere ad elementi troppo banali, o meglio, scorreggioni, per essere ancor più espliciti.
Rilasciato il 13 maggio 2016, quando Trump era solo uno spaventoso miraggio e non esistevano ancora le condizioni per i “Muslim Ban”, la nostra storia comincia in Iran, quando Jamshid (Maz Jobrani) riceve la sua green card.
Può dunque volare per l’America e realizzare il suo sogno: diventare un investigatore privato come nei grandi film Statunitensi, con Steve McQueen suo idolo da sempre.
Un’avventura complicata e pericolosa fin da subito: Kox News (chiara parodia di Fox News, con la K presenza fissa in questo film, forse a voler ricordare il non ancor del tutto debellato problema Ku Klux Klan?) non perde tempo, e con un video palesemente mal interpretato lo etichetta subito come terrorista.
Ma Jamshid è buono, ingenuo, e pieno di entusiasmo: pensa di poter cambiare subito le cose, così comincia subito il suo processo di integrazione. Comincia a parlare fin da subito Inglese, e sceglie un nome “American Friendly” come Jimmy Vestvood.
L’inizio non è dei migliori, costretto a lavorare in un supermercato, ultima spiaggia perfino per chi ha un dottorato (tutto il mondo è paese…) ma le cose sembrano andare meglio quando gli viene assegnato dal milionario JP Monroe (John Heard) il primo incarico da detective. È l’inizio di una serie di imprevedibili e divertentissimi eventi che assicureranno diverse risate allo spettatore.
Tra tanti attori sconosciuti per la maggioranza degli Italiani vi è uno che difficilmente molti serializzati nostrani non faranno fatica ad individuare, cioè Marshall Manesh, il simpaticissimo tassista Ranjit in How I Met Your Mother. Ciliegina sulla torta di questa simpaticissima commedia che ricorda molto “Borat” di Larry Charles e Sacha Baron Cohen, disponibile sia in DVD che Blu-Ray Disc, con quest’ultimo che presenta un Audio, sia in Italiano che in Inglese, in 5.1 DTS HD Master Audio, con Menù e sottotitoli in Italiano, e tra gli Extra il Trailer originale.
Valerio Brandi
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