Un film “teatrale” quello di Manoel de Oliveira (quasi 106 anni) che mette in scena la crisi attraverso la storia di Gebo e della sua famiglia. Ispirato al dramma in 4 atti O Gebo e a Sombra di Raul Brandão del 1923, che negli anni Venti denunciava l’impoverimento della popolazione a fronte dell’arricchimento di finanzieri e speculatori, il film offre una denuncia della povertà e di ciò che questa può provocare.
Un cast composto da Claudia Cardinale, Jeanne Moreau, Michael Lonsdale, la musa deoliveriana Leonor Silveira e il giovane nipote del regista Ricardo Trepa.
Nel film, Gebo veste i panni di un vecchio contabile, onesto e scrupoloso, che vive in una casa molto modesta con la moglie e la nuora, cresciuta come una figlia.
Suo figlio João da otto anni si era allontanato per dedicarsi a una vita meno onesta.
Il film tratta la crisi economica e gli effetti che questa provoca sui singoli. C’è chi continua nell’onestà, nonostante le difficoltà, e chi, pur di non accettare una condizione di povertà e di monotonia, preferisce perdere la retta via.
Gebo e l’Ombra, produzione portoghese, è stato presentato al Taormina Film Festival in versione originale sottotitolata, sabato 14 giugno, e in anteprima streaming sulla piattaforma Mymovies, lunedì 16. Uscirà nelle sale italiane giovedì 26 giugno.
Rita Russo
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