Siamo negli anni ’50, e nel luna park di Coney Island, quando arriva Carolina (Juno Temple).
Una giovane e bellissima ragazza che cinque anni prima era scappata di casa per sposare un gangster. Solo che adesso le cose sono degenerate, la sua vita è in pericolo, e l’unico che potrebbe aiutarla è il padre Humpthy (Jim Belushi). Passata la furia del momento nel rivedere la figlia che l’ha abbandonato proprio nel momento peggiore, cioè la morte di sua moglie, ritrova finalmente una grande motivazione per vivere e lottare dopo anni di tristezza e mancanza di affetto, anche per via del difficile rapporto con la sua seconda moglie Ginny (Kate Winslet).
La quale prova un’inaspettata gelosia per Carolina, e unita anche dai problemi di piromania del suo figlio Richie (Jack Gore) finisce nelle mani del bagnino Michey (Justin Timberlake), che giocherà, volontariamente o meno, con i sentimenti di tutti.
La sceneggiatura e la regia di Woody Allen, e la ricostruzione di un parco divertimenti vintage, rappresentano al meglio ciò che erano gli anni ’50, la generazione dopo la guerra, in cui si provava a risalire la china, e il luna park era il posto migliore per dimenticare i problemi.
L’omaggio a quel decennio non si vede solo in questo ma anche grazie a Justin Timberlake, che ricorda i giovani attori seduttori dell’epoca come Dean Martin e Elvis Presley. Ma lui non canta, non è il suo vero scopo, il suo sogno è essere un commediografo di successo, e lo dimostra non solo con le sue abilità oratorie da narratore, ma anche infrangendo la quarta parete diverse volte.
Molto anni ’50 anche il piccolo Richie, una nuova versione di Dennis la minaccia, personaggio reso celebre proprio in quel decennio da strisce di fumetti e dalla serie televisiva con protagonista Jay North.
“La ruota delle meraviglie” risulta essere un film interessante e coinvolgente grazie a questo ricco cast, su cui spicca Jim Belushi, attore quasi sempre ingiustamente sottovalutato per via della figura, per molti leggendaria, del fratello John, ma al tempo stesso apprezzato da tanti altri per ruoli come Michael Dooley nella saga del poliziotto a quattro zampe, e naturalmente il suo omonimo ne “La vita secondo Jim”.
Il suo personaggio in Wonder Well risulta alla fine essere quello più positivo in mezzo a tanta imperfezione, quello in cui riesci maggiormente ad immedesimarti, doppiato per l’occasione dal Francesco Pannofino, attore dal timbro molto forte e quindi adattissimo alla caratterizzazione di Belushi, anche se per un fattore nostalgico non sarebbe stato male scegliere Massimo Rossi.
“La ruota delle meraviglie – Wonder Wheel”, distribuito da Lucky Red dal 14 dicembre 2017 (quarto posto al botteghino nel primo week-end), è al momento presente nelle migliori sale italiane.
Valerio Brandi
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