Le musiche di Erik Enocksson per Il Superstite

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Abbiamo già parlato di “For those in peril” (titolo italiano “Il superstite”) nello scorso numero, ma questa settimana diamo un veloce sguardo all’aspetto musicale dell’opera d’esordio di Paul Wright, nelle sale italiane a partire dal prossimo 6 marzo.

È Erik Enocksson a firmare la colonna sonora originale. Egli non è nuovo ad esperienze in campo di sincronizzazioni audiovisive, avendo già firmato musiche per diversi documentari, spot e cortometraggi. Tuttavia, in quest’occasione, per il giovane svedese, il compito sarà stato abbastanza arduo. La pellicola, infatti, è molto particolare e il suo essere a metà tra realtà e leggenda, tra reale e surreale ne rende la visione non facile. Abbiamo già avuto modo di raccontare come questo film parta e ruoti intorno ad un evento tragico che segna in modo drammatico le vicende, ma, forse, più in generale, il destino, del protagonista unico sopravvissuto, dunque un contenuto piuttosto impegnativo per non dire pesante.
La musica che in casi come questi potrebbe aiutare a rendere la visione più fluida, in realtà non si può dire che alleggerisca l’atmosfera, anzi: il ricorso ad archi di grave registro e voci cupe sottolinea ancora di più la drammaticità degli accadimenti e lo spettatore è, per tutto il tempo, avvolto da uno stato di angoscia. Abbastanza piatte anche le scelte armoniche, nonostante la sceneggiatura consenta in molti punti dei cambi di registro. In alcuni, rari momenti si può apprezzare il richiamo a sonorità della tradizione scozzese, ma in generale, forse, si poteva fare qualcosa di più.

Adriana Ruocco

 

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