E’ quanto mai doveroso, in una sezione dedicata alle soundtrack , ritagliare un apposito articolo per la colonna sonora scritta da John Williams che in questi giorni è possibile ascoltare nelle sale, sulle immagini di Storia di una ladra di libri. E’ con sommo rispetto che oggi andiamo, dunque, a parlare dell’artista – è il caso di definirlo – più nominato agli Oscar (dopo Walt Disney).
Anche per quest’opera, Williams non si è lasciato sfuggire la nomination agli Oscar, benché beffato all’ultimo da Steven Price per la score Gravity.
Si può senz’altro dire che siamo di fronte l’ennesimo capolavoro del maestro statunitense, d’altronde non arrivano a caso 5 nomination per la stessa opera (tra cui Oscar e Golden Globe).
Armonie e orchestrazioni mai banali impreziosiscono davvero questa pellicola, così come sempre accade quando ci si affida alle capacità di compositori di questo calibro.
Come per molte altre sue colonne sonore, Williams costruisce gran parte della colonna sonora per The Book Thief proponendo e variando una manciata di temi, adattando, cioè, la maggior parte dei temi alle diverse situazioni drammatiche attraverso un processo di trasformazione del tema stesso .
La strumentazione si basa principalmente su assoli di pianoforte, oboe e arpa, generalmente disegnati su corpose sessioni di archi per contrasto.
Per questo film che racconta una storia della lotta per la sopravvivenza sotto il dominio nazista durante la seconda guerra mondiale, ci si sarebbe potuti aspettare di sentire somiglianze con le musiche di Schindler’s list, e invece similitudini sono presenti con le musiche de Le ceneri di Angela, probabilmente perché entrambi i film raccontano di disagi della vita dalla prospettiva innocente di un bambino. C’è, infatti, una qualità agrodolce per entrambe le colonne sonore che determina, da parte di Williams, l’uso preminente di temi lirici in tonalità minori.
Con questa OST John Williams continua a dimostrare il suo talento per l’invenzione tematica e la trasformazione. E come con le altre sue colonne sonore, riesce a scrivere musica altamente su misura per le sfumature emotive di ciascuna scena.
Adriana Ruocco
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