LORO, mi consenta Sorrentino, è un film davvero riuscito

Recensione dell’ultimo film del premio Oscar Paolo Sorrentino, al cinema in due parti. Loro 1 e 2, ambientato tra il 2006 e il 2009, ha come protagonista un grande Toni Servillo che ci mostra la commedia tragica di Berlusconi e l’Italia.

Gli italiani hanno già visto Loro 1 e a breve uscirà nelle sale per tutti Loro 2, la seconda e ultima parte.
Paolo Sorrentino ci ha abituato in passato ad opere molto particolari, pittoresche, e per alcuni difficili da comprendere, senza troppi giri di parole.
Loro non è da meno, Sorrentino abbandona la maggiore fluidità e leggerezza di Youth – La giovinezza, e ci regala una mini-biografia di Berlusconi.
O meglio, tanto mini non è, dato che, durando quattro ore abbondanti, è stato appunto diviso in due parti.
Non è cinema d’inchiesta, non è una vera condanna perché, per scelte registiche secondo Sorrentino, o forse anche per ovvie ragioni temporali (secondo almeno il sottoscritto) ci sono pochissimi nomi reali e ancor meno quelli legati alla politica. Gran parte dei personaggi possono essere considerati delle caricature di politici ancora al potere, ma ufficialmente non possiamo considerarli tali. Anche perché, non vi è al momento bisogno: c’è sempre il tempo per tirare fuori gli scheletri dall’armadio, per ora è importante riflettere sulla recente vita politica, e non solo, di Silvio Berlusconi.

LORO 1

Taranto, 2006. Sergio Morra (Riccardo Scamarcio) è un giovane imprenditore che, nonostante il padre idealista, vuole arrivare in alto facilmente, utilizzando escort per corrompere i politici locali in occasione dell’assegnazione degli appalti. Taranto naturalmente per uno come lui comincia a diventare stretta, così una “rivelazione da posteriore” lo spinge ad andare a Roma per conoscere Lui, ovvero l’ex premier.
Morra si dà da fare, e in breve tempo recluta un esercito di bellissime escort da esibire proprio di fronte alla villa di Berlusconi in Sardegna.
Il cavaliere di Arcore, in quella enorme tenuta, è impegnato soprattutto nel farsi di nuovo amare dalla moglie Veronica Lario (Elena Sofia Ricci), ma non rinuncia a dispensare le sue “perle politiche di saggezza” al nipote, a fare il presidente del Milan e a difendersi dai politici che vorrebbero fargli le scarpe.

Paolo Sorrentino comincia Loro 1 in pieno stile David Lynch, con una capretta che entra nel salotto, vede un quiz su Canale 5, e muore poco dopo. Colpa del freddo dovuto al condizionatore, o c’è dell’altro?
Il regista premio Oscar non ha voluto spiegarlo in conferenza stampa, se non limitarsi a parlare di “paura del freddo”. Ognuno dunque, almeno al momento, potrà vederci tutti e i più svariati significati socio-politici o cinematografici che vuole. Proprio per questo, per quel che riguarda il sottoscritto, quella scena può rappresentare un essere innocente il cui cuore non riesce a reggere la vista di tanta mediocrità.

Già in occasione de La grande bellezza si criticava Sorrentino per l’enorme presenza di bellezze, e nudi femminili, anche se non tanti come in “The Wolf of Wall Street”, anche quello uscito nel 2013.
Ebbene, forse in Loro Sorrentino ha eguagliato Scorsese in questo dato statistico.
Loro 1 ricorda davvero in diversi minuti una puntata di Penthouse, quindi non è un film adatto ai giovanissimi, o ai più anziani, bigotti o malati di cuore. Una scelta che appunto limita gli spettatori, ma siamo certi che il regista non è affatto pentito delle sue scelte.
Il nudo è essenziale per rendere credibile questa storia che, secondo innumerevoli testimonianze, è avvenuta davvero in questo modo, ma Loro non è solo un film pieno di topless e sniffate di cocaina.

Toni Servillo, dal momento in cui entra in scena, perfettamente truccato da Berlusconi, dimostra ancora una volta di essere il miglior interprete al servizio di Sorrentino, replicando alla perfezione il suo personaggio con le espressioni e la sua tipica parlata molto soggetta alla satira da generazioni.
In mezzo a tanta denuncia degli scandali hard che hanno visto protagonista il proprietario di Mediaset, abbiamo dunque un assaggio di ciò che sarà il secondo capitolo, davvero incentrato sulla sua figura.

LORO 2

Berlusconi, dicevamo, è ancora all’opposizione, e non riesce proprio ad accettarlo. Difficile per uno come lui aspettare cinque anni, dunque, perché non accelerale le cose, far cadere il governo convincendo sei senatori a passare dalla sua parte? Del resto, lui è un mago nel manipolare le persone a fare quello che vuole lui, gli basta alzare un telefono e con le giuste parole… tutto sistemato!
Qualche anno di lavoro, e poi tutti sembrano veder raccolti i propri frutti.
Non solo Berlusconi, ma anche Sergio Morra, che finalmente riesce ad incontrare Lui, e ad organizzare i suoi ben noti festini a luci rosse. Ma non è tutto rose e fiori.
Non solo Veronica Lario gli sbatte in faccia la dura realtà, ma anche una giovane attrice, Stella (Alice Pagani) che non cede alle sue lusinghe, perché dopo aver conosciuto un misterioso Dio al di sopra anche di Lui (Andreotti, forse?) ha capito che non è giusto andare con qualcuno così vecchio rispetto a lei, anche a costo di non veder sbocciare la propria carriera.

«Ma te che cosa ti aspettavi? Di poter essere l’uomo più ricco del Paese, fare il Premier, e che anche tutti ti amassero alla follia?»
«Si! Io mi aspettavo proprio questo!»

La frase che abbiamo sentito nel primissimo teaser trailer ormai mesi fa riassume perfettamente il Berlusconi che Sorrentino ci ha voluto raccontare. Abbiamo avuto un assaggio in Loro 1 quando Silvio non riesce a capire perché un calciatore preferisce la Juventus al Milan, anche a costo di guadagnare di meno.
Non mi piace un presidente che si intromette sempre nello spogliatoio”, ma Lui non ha voluto ascoltarlo.

Così ecco che arriviamo a Loro, a tutti quelli che per decenni lo hanno ascoltato, gli hanno dato retta, lo hanno votato. E continuano a farlo…
In entrambi i capitoli Toni Servillo, imitando Berlusconi, ci fa ridere, e tanto, ma non fraintendiamo: sono risate amare, che ci ricordano non solo in che mani abbiamo affidato la vita politica italiana, ma anche quella culturale, con il monopolio Mediaset che ha quasi completamente distrutto la cultura creata da mamma Rai e Mike Bongiorno, anche quest’ultimo vittima del suo egocentrismo.

Ma l’opera di Sorrentino non parla solo di politica, ma anche di amore. In mezzo a tanti opportunisti, c’è anche chi lo ha amato davvero, nonostante tutto. Non solo Veronica Lario, naturalmente, ma anche il personaggio fittizio interpretato dalla bella Kasia Smutniak, che lascia intendere un legame con Lui ben diverso da quello di una comune escort. Non sono solo le donne di Berlusconi ad aver sofferto per amore, ma anche Lui, che riesce in rari momenti ad essere onesto con sé stesso, ed accorgersi che alla fine, molti di Loro, non sono poi così diversi da Lui.

Loro dunque, è un film davvero riuscito, grazie all’intelligente e originale regia e sceneggiatura di Paolo Sorrentino, e che meriterebbe una versione estesa, come l’abbiamo avuta per La grande bellezza.
Ma per il momento ci accontentiamo di questo piccolo gioiello di satira, di drammaticità, uno spaccato dell’Italia che mostra tante delle sue sfaccettature, con Loro 1 ancora al cinema nelle migliori sale italiane, e Loro 2 distribuito, sempre da Universal Pictures, a partire da giovedì 10 maggio 2018.
Valerio Brandi

 

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