Go Nagai quando ha cominciato a scrivere e disegnare i suoi eroi pensava di farlo unicamente per i bambini del Giappone. Non si sarebbe mai aspettato che le sue opere avrebbero attraversato tutto il Mondo, trovando grande successo soprattutto in Italia, con quei bambini che ormai non lo sono più visto che è passato qualche lustro dagli anni ’80 ma che ancora oggi vedono i suoi anime con enorme piacere.
Proprio per premiare il nostro Paese il maestro e i suoi produttori hanno deciso di presentare in anteprima mondiale l’ultimo lungometraggio dedicato al suo primo grande robottone, Mazinga Z, alla dodicesima Festa del Cinema di Roma, grazie alla distribuzione della Lucky Red. Ora è anche al cinema per tutti, mentre in Giappone arriverà solo il 13 gennaio 2018. Una vera soddisfazione, non trovate?
La storica comincia dieci anni dopo la sconfitta del Dottor Inferno, con Tetsuya e Koji che hanno cambiato vita. Quest’ultimo lavora per le nuove tecnologie, che grazie all’utilizzo dell’energia fotonica hanno permesso di ricostruire il mondo.
Un giorno, durante uno scavo presso il monte Fuji, viene fuori un altro pezzo di storia della civiltà micenea: un robot gigantesco che ricorda tanto il Grande Mazinga. Questa scoperta inconsapevole porterà subito guai, perché di lì a poco ricomparirà anche il Dottor Inferno, e la Terra è nuovamente in pericolo. Riusciranno i nostri eroi a salvare di nuovo l’umanità?
In attesa di riuscire a vedere prima o poi un vero live-action sui Mecha come avvenuto nel 2013 con Pacific Rim, la nuova frontiera degli Anime oggi si chiama animazione ad alta definizione.
Come abbiamo potuto vedere in un altro grande revival di un’opera di Go Nagai, Shin Jeeg Robot d’acciaio, il primo elemento convincente di “Mazinga Z: Infinity” è appunto la modernità dell’opera, colori accesi ed effetti speciali nei combattimenti che li rendono decisamente elettrizzanti, ma allo stesso tempo sono anche decisamente brevi. Naturale, un lungometraggio non può sopportare i tempi di una serie animata, ha bisogno soprattutto di una parte introduttiva e conclusiva per delineare al meglio la trama, e così a volte non rimane il giusto tempo sufficiente per una lotta duratura. Ma come hanno confermato i produttori, “Mazinga Z: Infinity” non è affatto la fine di questo robottone ma solo l’ennesimo capitolo di una storia destinata a continuare, quindi chissà, magari presto vedremo una serie animata come Shin Jeeg Robot d’acciaio, magari anche lei con soli 13 episodi ma ben diretti per catalizzare al meglio tutti gli elementi vincenti della saga.
Insieme all’effetto nostalgia nel rivedere i vecchi personaggi e robot, “Mazinga Z: Infinity” ha tanta scienza politica al suo interno, grazie a questa nuova versione del Dottor Inferno.
Un cattivo ancor più diabolico, che non solo torna a terrorizzare l’umanità, ma la mette di fronte alla sua peggior natura, quella del vivere divisi. Il messaggio che hanno voluto trasmettere potrebbe risultare decisamente “pericoloso”, perché, senza troppi giri di parole, afferma che a volte la democrazia è sopravvalutata. L’unione tra i popoli è fondamentale, giusto che gli autori del film lo sottolineino, e a pensarci bene, anche gli Antichi Romani in periodi di assoluta emergenza eleggevano un dittatore con pieni poteri. Ma era qualcosa che nella storia non si è più ripetuta: un dittatore difficilmente viene eletto democraticamente, e al tempo stesso non rimane in carica solo sei mesi…
Preoccupazioni forse eccessive perché si tratta sempre di un’opera di enorme fantasia, che non va presa troppo sul serio, infatti oltre a parlare di universi paralleli e civiltà demoniache troviamo anche delle sexy Idols, un lato leggermente erotico (assolutamente non Entai) e demenziale come in ogni opera di Go Nagai.
Anche se dagli anni ’90 il mercato internazionale ha consentito all’Europa l’acquisto delle versioni originali degli Anime, sarebbe davvero ingrato non riconoscere al doppiaggio il grande merito di aver fatto conoscere questi mondi agli Italiani. Del resto, ascoltare la lingua nipponica è qualcosa da veri appassionati, perché guardare un anime in giapponese è qualcosa di davvero poche originale: distinguere una voce dall’altra è quasi sempre una rarità…
Avendolo visto in originale, non possiamo giudicare il nuovo doppiaggio ma ci auguriamo che le nuovi voci riusciranno ad emozionarci come i vecchi professionisti, con alcuni di loro purtroppo non più tra noi.
“Mazinga Z: Infinity” è presente nelle sale Italiane dal 31 ottobre 2017.
Valerio Brandi
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