Premio Sergio Fiorentini 2017: i premiati al merito

Racconto della serata in onore del grande doppiatore scomparso nel 2014 e interviste video ai due doppiatori premiati al merito: Erica Yoko Necci e Alessio Cigliano.

Sergio Fiorentini, indimenticabile attore e doppiatore Italiano. Lo abbiamo visto lavorare con Carlo Verdone, con Gigi Proietti ne Il maresciallo Rocca, e la sua voce era di una bellezza unica, non ha caso ha accompagnato per decenni un colosso come Gene Hackman, ed emozionato grandi e piccini con il mandrillo Rafiki ne Il Re Leone, ma anche il Nonno di Heidi nella celebre serie animata.
Ci ha lasciato nel 2014, e in sua memoria la moglie Eliana Lupo ha istituito un premio del doppiaggio a suo nome. Tra i premiati di quest’anno ci sono Alex Polidori per “Spider-Man: Homecoming”, Manuel Meli per “Baby driver – il genio della fuga”, e per il merito Erica Yoko Necci ed Alessio Cigliano.
Quest’ultimi due, dopo la serata, si sono raccontati a noi di Cinefarm:

Buonasera, siamo qui alla Casa del Cinema di Roma alla serata dedicata a Sergio Fiorentini con Erica Necci, che è stata premiata al merito da Eliana Lupo e da Davide Pigliacelli di www.doppiatoriitaliani.com. Cosa ci puoi dire di questa serata e visto che ci siamo, partiamo dalla tua carriera, per presentarti al pubblico:
«Ciao a tutti, è stata una serata molto emozionante, in memoria, piena di ricordi, che accendono in realtà delle nuove emozioni. Ho detto di essere veramente molto onorata di riceverlo, perché Sergio è una personalità importante, è stata una presenza molto forte nel nostro lavoro, quindi fa parte di una generazione di maestri e persone che hanno portato avanti con passione e amore questo lavoro per tutta la vita, mi sento fortunata ad essere io questo tramite tra il passato e il futuro, e di averlo incontrato.
Non sono figlia d’arte, però ho avuto la fortuna di conoscere questo mestiere da vicino, quando ero molto piccola, come i figli d’arte, perché mia madre lavorava agli studi International Recording di registrazione. Non era una doppiatrice, si occupava di montaggio. Mi piaceva come tagliava le moviole, una cosa che oggi non c’è più, quindi andavo a vedere la magia del doppiaggio nelle sale. Nonostante fossi molto vergognosa da bambina, mi sono lanciata nel fare il primo provino, perché sentivo che questa sarebbe stata una cosa che avrei amato tanto nella mia vita. Ho superato l’imbarazzo del momento e ho deciso di farlo, come se avessi già visto nel futuro. Sono iniziati i primi lavori, mi ricordo “Big Daddy”, uno dei miei primi film da protagonista, facevo un maschietto, e c’era Adam Sandler, doppiato da Riccardo Rossi, che faceva mio padre, ho ricordi meravigliosi di questa cosa. Poi cartoni animati come “Kirikù e la strega Karabà”, “Momo alla conquista del tempo” di Enzo D’Alò e doppiato da Renzo Stacchi, e poi Harry Potter (nel ruolo di Ginny Weasley, n.d.r.), che è iniziato quando avevo 12 anni, e che poi è andato avanti per tutta la nostra vita, anche se all’inizio avevo poche battute… ma anche dopo avevo poche battute, però alla fine ho sposato Harry Potter… no, scherzo! Ne ho fatti talmente tanti che purtroppo non ricordo tutti, però quello che mi ricordo è una gran magia che ricerco ogni giorno ogni volta che vado in sala»

E per il futuro, cosa ci puoi anticipare?
«Nel presente ci sono molte cose, nel futuro nuovo c’è una cosa che viene dal passato ma sarà nel futuro. Una serie dove doppio Dakota Fanning, che l’ho doppiata anche ne “La guerra dei mondi” e anche in altri film, sono molto affezionata a lei, è una grande attrice che mi fa molto crescere a livello artistico, è una serie nuova che si chiama “The Alienist”, è molto bella che spero andrà bene. Interessante dal punto di vista della tematica e molto ben girata. Poi ci sono altre cose che verranno che ancora non so, o che so e magari non dico. Spero di fare dei ruoli che mi permettano di portare avanti tutto quello che ho imparato nel passato dai grandi, spero di fare delle cose meravigliose»

C’è qualche doppiatrice del passato a cui ti sei ispirata e che ti piace particolarmente?
«Tantissime! Beh, io ritengo che fare nomi è sempre brutto perché non si possono fare tutti i nomi che si vorrebbero fare, e questo lo dico con molta sincerità. Però di sicuro, anche se dico cose scontate, i miei miti sono state Maria Pia Di Meo, Chiara Colizzi… ma ci sono tante colleghe che ritengo persone a cui ispirarmi ma soprattutto che ascolto veramente tanto, e ogni volta che le ascolto mi sembra la prima volta, e mi ricordano sempre quanto possiamo fare questo mestiere con magia, poi ogni volta che fai un personaggio diverso tutte le doppiatrici preferite mi ricordano come in ogni personaggio puoi mettere qualcosa di diverso, essere a diposizione del personaggio. Noi abbiamo un’eccellenza, tutte le generazioni di doppiatrici hanno delle caratteristiche ben precise, e quindi anche a livello di preferenza è difficile dire quella è la mia preferita, quindi preferisco dire così»

Buonasera, siamo qui alla Casa del Cinema di Roma con Alessio Cigliano, che ha appena vinto un premio al merito dedicato alla memoria del grande Sergio Fiorentini. Cosa significa per lei ricevere questo premio e visto che ci siamo, si presenti al nostro pubblico, com’è cominciata e proseguita la sua carriera:
«Molto bello ricevere un premio alla memoria di Sergio, che poi non è memoria, Sergio è ancora qui con noi, lo ha detto anche Eliana Lupo durante la rappresentazione. Un nostro collega, abbiamo lavorato insieme, è molto emozionante. Ho cominciato a 12 anni, non sono un babyssimo doppiatore, ma neanche cominciato tardi. Ho iniziato per passione, me ne sono innamorato subito, e forse lo ero già da prima. Sono andati avanti, ho fatto tanti cartoni animati negli anni ’80, Yattaman, Ken il guerriero, Maison Ikkoku, è stata un’era in cui se ne facevano molti, poi ho cambiato giri di società, e quindi sono andato a fare altre cose. Bello cominciare da ragazzini, perché impari il mestiere rubandolo, bonariamente, alle persone con cui dividi il leggio, come Sergio. Ho cominciato in un buon momento, quando c’era del nuovo ma anche il doppiaggio storico. Grande emozione quando ho lavorato insieme a Roberto Del Giudice per “L’uomo da sei milioni di dollari”. Poi si cresce, quando sei bambino è un gioco, ma è bello che lo sia un po’ anche crescendo. È un gioco difficile, dove si lavora molto, e bisogna esserne capaci. Non è come essere carini e quindi si può girare un film. Bisogna avere capacità tecniche e molto cuore. È molto bello divertirsi lavorando e giocando. È ancora bello emozionarsi a 50 anni in una sala di doppiaggio»

C’è qualche personaggio a cui è affezionato maggiormente?
«Erdoğan Atalay (Semir Gerkhan) in Squadra Speciale Cobra 11, perché lo faccio da 21 anni, è davvero tanto tempo. Poi Noah Wyle (John Carter) in “E.R. – Medici in prima linea”. Zachary Quinto in Star Trek, Heroes e in altri film, è un attore interessante che mi piace seguire. Ma poi noi lavoriamo, è bello calarsi nel ruolo, indipendentemente dall’attore. Magari ci sono attori di contorno che fanno interpretazioni geniali, e magari attori principali che in quel film non fanno ruoli alla loro altezza. Mi piace doppiare, dare delle emozioni, e far vedere un lavoro trasposto in italiano con le giuste emozioni che è quello che serve per far bene un doppiaggio. Quando andate al cinema e vi emozionate, non vi rendete conto che è doppiato ma vi sembra come se fosse un film italiano vuol dire che colpito nel segno»

Avrebbe voluto doppiare un personaggio Disney del passato?
«Non sono molto ferrato in materia Disney, ma mi sarebbe piaciuto comunque fare un ruolo da antagonista, perché sono molto divertenti, il principe azzurro lo lascio ad altri»

 Lei ha anche una grande attività in radio:
«Radio Cigliano, Radio Mia, Radio Web, si può guardare (ci sono dirette su Facebook) ma soprattutto ascoltare scaricando un App, Radio Cigliano, il sabato pomeriggio abbiamo una trasmissione musicale insieme ad Alessandro Bianconi e Tiziana Guida, ci divertiamo con la musica. Il giovedì sera alle 21 c’è il dopocena con, con ospiti del doppiaggio che parlano di doppiaggio. Mi trovate su Facebook e su Youtube. Tutti i video di tutte le dirette sono lì collezionati a futura memoria, se qualcuno se li è persi e vuole andare a rivederli»

Visita la pagina Facebook e il sito ufficiale de “I doppiatori Italiani” di Davide Pigliacelli, che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento.

Valerio Brandi

 

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply