Ready Player One: il film perfetto per i nerd e non solo

Recensione dell’ultimo capolavoro diretto da Steven Spielberg che trasforma il romanzo di Ernest Cline in un’opera cinematografica ricca di effetti speciali, azione, cultura pop, riferimenti socio-politici e sentimento.

2045. L’umanità è sopravvissuta, ma non si può certo definire in una buona situazione. Non solo vi è ancor di più sovrappopolazione, e inquinamento, ma è anche aumentato il dislivello tra ricchi e poveri.
Per miliardi di persone l’unico modo per andare avanti è OASIS, un videogioco di realtà virtuale creato dal genio di James Donovan Halliday (Mark Rylance, premio Oscar per Il ponte delle spie).
L’umanità non gioca ad OASIS solo per evadere dalla dura realtà, ma anche per la speranza di costruirsi un futuro migliore. Alla sua morte Halliday ha lasciato in eredità la sua creazione a colui che vincerà per primo una difficilissima caccia al tesoro, pericolosa per i loro avatar ma anche enigmatica per via di easter egg molto ben nascoste. Uno di questi assidui cercatori è Wade (Tye Sheridan, “X-Men: Apocalypse”), sfigato nella vita reale ma degno erede di Marty McFly in OASIS, che cerca di vincere il gioco di Anorak anche per impedire che a vincere sia la multinazionale IOI, decisa ad aumentare ancor di più il suo controllo sul mondo con le ricchezze presenti nel gioco. La sfida, tra realtà e finzione, sarà lunga, impegnativa e ricca di effetti speciali e colpi di scena.

Tutto questo è nato nel 2010 grazie a Ernest Cline, il cui romanzo Ready Player One fu subito un grande successo mondiale tanto da essere tradotto in due edizioni anche in Italia, e se all’epoca sarà a molti passato inosservato, scommettiamo che presto milioni di nerd nostrani si getteranno a capofitto nelle librerie per la curiosità di leggere la storia originale che ha ispirato questo nuovo capolavoro cinematografico di Steven Spielberg?
Una terza edizione, sempre tradotta da Laura Spini e distribuita da DeA Planeta libri, è naturalmente già in commercio, con la copertina che rimanda al live-action, ma ora sarebbe necessaria anche una guida sul film, dato che le citazioni della cultura pop, e non solo, sono davvero tante che un po’ di aiuto ad individuarle tutte non sarebbe male.

Videogiochi, fumetti, Anime, film fantasy e fantascientifici, ma allo stesso tempo, anche tanti motivi per cui guardarlo anche se non siete davvero dei nerd.
Il film risulta prima di tutto straordinario e avvincente non solo per il bellissimo mondo virtuale creato, ricco di effetti speciali, e di mondi variegati tra loro da atmosfere e tonalità diverse, ma anche per la sua ambientazione distopica che ci regala una tenebrosa avventura anche nel mondo reale, e le citazioni riguardano anche film come Shining e Quarto potere che proprio nerd non sono, oltre alla letteratura in generale. Parzival, ad esempio, è naturalmente un riferimento a Sir Percival, il Cavaliere della tavola rotonda alla ricerca del Sacro Graal, che in questa storia è come già detto il dominio di OASIS.
3D accompagnato dal leggendario talento di un compositore come Alan Silvestri, che non fa affatto rimpiangere John Williams che doveva comporre la colonna sonora nei piani originali del film, anche perché Silvestri non a caso ci ha regalato in passato momenti indimenticabili con le sue musiche in Ritorno al futuro, Chi ha incastrato Roger Rabbit e Forrest Gump, solo per citarne alcuni.

Ready Player One non è certo la prima opera letteraria o cinematografica che si immagina nell’immediato futuro un grande passo in avanti nello sviluppo della realtà virtuale (ad esempio, avete presente la storia di Yelo III di Mario Rossi su Il Giornalino dedicata a un’avventura in un videogioco?) ma rispetto agli ultimi cambia radicalmente il modo di vedere della questione.

Il progresso virtuale ancora oggi viene troppo spesso visto come un qualcosa di puramente negativo, che porta diverse persone a citare di continuo Einstein o Umberto Eco, mentre in Ready Player One abbiamo finalmente una giusta rappresentazione di questo ipotetico futuro, in cui la realtà virtuale non è un qualcosa che distrugge per forza la vita sociale e l’intelligenza delle persone, ma anzi, è anche in grado di migliorare la tua situazione. Allo stesso tempo ci ricorda che dobbiamo vivere la vita anche nel mondo reale, e ce lo comunica nella migliore maniera possibile, semplicemente “in medio stat virtus”.
Ready Player One non è solo un nuovo immenso regalo di visionarietà da parte di Spielberg, è proprio il film che ogni nerd vorrebbe dirigere, perché sono opere come questa che ti ricordano davvero che l’unico limite è la tua immaginazione.

Difficile pensare che ci sarà qualche nerd insoddisfatto del lavoro del regista più volte premio Oscar combinato a quello di Ernest Cline, ma questo non ci impedisce lo stesso di immaginarci una nostra versione del film, magari con i personaggi di film/fumetti/videogiochi/Anime che non sono stati trattati per mancanza di tempo o dei limiti dovuti all’appartenenza di case di produzione estranee alla Warner Bros.

Quindi forza, andate a vederlo, per sognare e divertirvi per oltre 140’ e ritrovare la voglia di lavorare con la fantasia, Ready Player One è presente nelle sale italiane da mercoledì 28 marzo 2018.

Valerio Brandi

 

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