Rio 2096: al cinema il film d’esordio di Luiz Bolognesi

Uscito nelle sale italiane giovedì 3 luglio, Rio 2096 narra la storia di Rio De Janeiro, dal popolo degli indios Tupinambas al futuro

Rio 2096 – Una storia d’amore e furia film d’esordio dello sceneggiatore Luiz Bolognesi che narra la storia di Rio De Janeiro dal 1500 fino a un ipotetico anno 2096, attraverso un interessante film d’animazione.

La storia ripercorre, attraverso il personaggio di un uomo, un “prescelto” che, viaggiando attraverso le varie epoche (sotto forma di uccello), ha il compito di condurre il suo popolo, gli indios Tupinambas che originariamente popolavano Rio, “alle terre libere dal male”.

Nel 1500 “Brasile” era solo il nome di un albero.
Il film esplora la storia di Rio dalla fine del 1500, passando dalla guerra tra francesi e portoghesi, dalla schiavitù nei campi di cotone, dalla dittatura militare del ’68, fino al 2096 che vede una nuova guerra, quella per l’acqua.
Il nostro protagonista, che nel corso della storia muore e rinasce in epoche diverse, obbedisce alla missione di contrastare l’avanzata dell’odio. La sua forza? L’amore per Janaìna e la sua vocazione nel non arrendersi al “nemico”.

Vincitore del Festival di Annecy 2013, Rio 2096 riesce a narrare, con la “leggerezza” del cinema d’animazione, accadimenti importanti e sofferti, mantenendo, da parte dello spettatore, una forte attenzione per tutta la durata della narrazione.

Il film che esprime la lotta esistenziale tra amore e potere e rappresenta al contempo “una storia d’amore e furia”, unisce due generi come epica e fantascienza, in un’opera d’animazione. Una storia di resistenza, accompagnata da un’irrefrenabile storia d’amore.
Un film, dunque, ben riuscito l’opera prima di Luiz Bolognesi, uscito nelle sale italiane lo scorso giovedì, 3 luglio.

Rita Russo

 

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