Road to Paloma: l’esordio alla regia di Jason Momoa

L’attore Hawaiano grande star Hollywoodiana nel 2014 ha scritto, diretto ed interpretato questo western moderno distribuito in Italia in Home Video grazie alla Koch Media.

Oggi è difficile non sapere chi è Jason Momoa, uno degli attori più iconici del momento.
Con origini metà europee e metà native americane, e un fisico perfetto da culturista, la star classe 1979 grazie a ruoli in film come il reboot di Conan il barbaro, Aquaman nel DC Extended Universe, e soprattutto Khal Drogo ne Il Trono di Spade si è fatto conoscere da milioni di persone.
Il suo esordio nella serie tv più importante del momento risale al 2011, quindi è davvero inspiegabile la scarsa distribuzione di “Road to Paloma”, un western contemporaneo che non vede solo lui tra i volti noti, ma anche sua moglie Lisa Bonet (ricordate Denise, la “figlia di Bill Cosby” ne “I Robinson”?), Michael Raymond-James (Neal Cassidy/Baelfire in Once Upon a Time) e soprattutto Wes Studi, uno dei più grandi attori di origini native americane di sempre, e che alla dodicesima Festa del Cinema di Roma è stato uno dei maggiori protagonisti con Hostiles, l’ultimo film di Scott Cooper.

La sinossi di Road to Paloma ricorda troppo un western del vecchio cinema americano, cioè Chato di Michael Winner.
Jason Momoa da quelle anticipazioni sembrava riprendere decisamente il ruolo che fu di Charles Bronson, cioè appunto Chato, un apache vissuto verso la fine del 1800 deciso a vendicarsi dei balordi bianchi che violentarono la moglie indifesa.

Storia simile, ma fortunatamente non uguale, a partire dall’ambientazione. Stavolta il western viene definito moderno non solo perché è stato girato pochi anni fa, ma soprattutto per il fatto che la storia si svolge proprio in questo periodo.
Siamo nel 2014, quindi, ci viene da dire, c’è ancora la guerra tra indiani e cowboy? Non come una volta, ma purtroppo sì.
Wolf ha visto sua madre morta dopo una violenza sessuale, e dato che il colpevole non è stato veramente punito (solo un anno di carcere) perché i crimini commessi dai bianchi nei confronti dei nativi americani non hanno importanza per molte autorità, decide di farsi giustizia da solo, uccidendo lo stupratore.
Un gesto che lo costringe da quel momento a vivere da eterno braccato, e in questa sua continua fuga incontra un altro sbandato, il bianco Cash (Robert Homer Mollohan) con il quale nascerà presto una profonda amicizia.

Non è solo il ricco cast o l’esser riuscito a ricreare un rimando a Chato inserendolo nell’America contemporanea a rendere “Road to Paloma” un piccolo capolavoro del suo genere, con un finale azzeccato e sorprendente.
Jason Momoa in questa sua opera prima di regista di lungometraggi utilizza una narrazione alla Terrence Malick, cioè con una colonna sonora quasi onnipresente, ma variegata ed intensa.
In più il villain spietato e senza scrupoli personificato da Timothy V. Murphy è un altro elemento che ricorda al meglio i migliori lungometraggi sul vecchio West.
Come ogni “road movie” che si rispetti, Road to Paloma ci offre durante le scene in motocicletta dei protagonisti i migliori paesaggi ancora incontaminati dell’America, su tutti i territori delle riserve Mohave.

Edizione Blu-Ray con una copertina Amaray decisamente colorata e ricca di dettagli tecnici, come l’Audio, Italiano e Inglese 2.0 DTS – HD Master Audio, e menù e sottotitoli in Italiano.
Valerio Brandi

 

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