Anche se Roma non è Venezia, questo ormai è appurato da tutti, ma nonostante i suoi alti e bassi l’Auditorium Parco della Musica riesce a regalare con la sua Festa alcuni film che poi hanno vinto dei Premi Oscar, come Moonlight e Manchester by the Sea. Sarà lo stesso anche per il 2018?
È ancora presto per dirlo, ma Hostiles di Scott Cooper, e Last Flag Flying di Richard Linklater hanno più di una possibilità, senza dimenticare film molto propensi alla statuetta come Stronger e Detroit.
Più difficile stabilire ad oggi chi vincerà qualche premio nella selezione ufficiale, mentre per Alice della Città dopo la presentazione di Please stand by sembra che il film con protagonista Dakota Fanning sia molto vicino alla vittoria finale.
I lungometraggi che hanno regalato più risate dopo tanti film seri e anche tragici sono risultati Abracadabra di Pablo Berger e “I, Tonya” di Craig Gillespie, mentre molto divertimento è stato regalato ai più giovani grazie alla sempre più brillante rassegna Alice nella Città con “Frozen: Le avventure di Olaf” e “Capitan Mutanda – Il film”, oltre alla soddisfazione per l’anteprima mondiale di “Mazinga Z: Infinity”, e un film, seppur d’animazione, molto crudo e vero perché mostra la realtà dell’Iran e dell’Islam più radicale come “The Breadwinner”.
Gradino più basso di gradimento per “Valley of Shadows” di Jonas Matzow Gulbrandsen e “The Hungry” di Bornila Chatterjee.
Per quanto riguarda l’organizzazione, si è notata ancor di più la mancanza di fondi rispetto agli altri anni.
Niente più bus navetta che era molto d’aiuto per i collegamenti e i ritorni a casa dopo gli spettacoli in seconda serata, badge che scoloriscono dopo poco tempo, e pochissimo staff ad assistere nelle sale, che non è quasi mai intervenuto nelle diatribe sui posti tra clienti paganti e accreditati, oltre a far aumentare il rischio di pirateria.
Il fatto che non si riesce a far lavorare al meglio gli accreditati nelle proiezioni aperte al pubblico (non è umanamente possibile vedere solo le proiezioni press) e soprattutto negli incontri ravvicinati persiste da anni, e nonostante ciò la sala Santa Cecilia, la più capiente, continua a restare inutilizzata, e per eventi con grandi ospiti non viene sempre utilizzata neanche la Sinopoli. E dato che alcuni di loro, come Christoph Waltz e David Lynch hanno rinunciato alle conferenze stampa (o come nel caso di Jake Gyllenhaal a uno dei suoi red carpet) ti fa pensare che certe sponsorizzazioni non siano andate a buon fine o non hanno fornito risorse sufficienti per accontentare al meglio ospiti, accreditati, pubblico e addetti ai lavori.
Con la speranza di continuare questi ultimi giorni con altri grandi film e che dalla prossima edizione si cerchi di migliorare alcuni difetti, la dodicesima Festa del Cinema di Roma andrà avanti fino a domenica 5 novembre 2017.
Valerio Brandi
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