Con A Volta da Paulicéia Desvairada, Brasile 2012, Lufe Steffen ha ritratto la comunità LGBT di San Paolo, così come appare ai nostri giorni. Un documentario carico dei colori della modernità, tra social networks, moda, sesso e parties; un viaggio nelle atmosfere bohemian che impregnano le notti LGBT della città e le trasformano in un vertiginoso universo parallelo, dove mantenere l’equilibrio è impossibile. Ma se oggi trasgredire i canoni non richiede un cuor di leone, tra gli anni ’60 e ’80 era tutta un altra musica. Così São Paulo em Hi Fi indaga le origini del movimento LGBT paolista e la sua affermazione ai tempi della dittatura militare, al potere in Brasile dal 1964 al 1985. Un momento cupo nella storia del paese, forse proprio per questo culla ideale di eccentricità e trasgressione.
Steffen si avvale di immagini e video di repertorio, accompagnate da interviste ai personaggi simbolo di quel periodo, in un confronto tra passato e presente molto suggestivo. Locali clandestini, parrucche e abiti appariscenti, coreografie da musical e fiumi di alcool, sono questi gli elementi fondamentali della dolce vita paolista; ed è sempre la notte il regno delle meraviglie. Ma São Paulo em Hi Fi non è solo saudade e spettacolo: il documentario racconta anche la discriminazione sessuale e l’avvento dell’AIDS. Un omaggio ai coraggiosi che hanno tracciato a mano libera i lineamenti della comunità LGBT dell’epoca.
Il documentario ha partecipato alla 28esima edizione del Festival Mix di Milano, che si è conclusa lo scorso 23 giugno.
Zelia Zbogar
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