Smetto Quando Voglio: Intervista a Sydney Sibilia

smetto quando voglio

Parola del giovane regista Sydney Sibilia

Sydney Sibilia e la sua banda: non quella della Magliana. Una “batteria” (in gergo così chiamati i gruppi criminali) universitaria composta dalle migliori menti in circolazione ridotte  ad esistenze (almeno economicamente parlando) decisamente borderline.

Al regista dal capello sbarazzino e dalla voce roca riesce il colpo più difficile: conquistare pubblico e critica con un film intelligente, furbo e dal gran ritmo. Bene, bravo e aspettiamo il bis.
Noi di Cinefarm lo abbiamo intervistato:

La prima domanda è d’obbligo: da dove nasce il soggetto?
S.S.: «Il soggetto nasce da un articolo di giornale che parlava di “quei netturbini con la laurea in filosofia” e infatti la prima immagine del film richiama proprio quello. Quindi, abbiamo deciso di approfondire questa tematica.»

La tua commedia sta raccogliendo consensi ovunque: sei consapevole di aver fatto un film diverso da tante pellicole italiane assai retoriche?
S.S.: «Consapevole, non so… In realtà volevo fare un film che facesse divertire. Sono contento che piaccia, per ora la critica è stata positiva, aspetto di vedere bene la risposta del pubblico».

È stato più difficile la fase di pre-produzione(ricerca delle figure universitarie, dei termini tecnici, ecc…) o girare il film coordinando tanti attori?
S.S.: «Diciamo sono fasi molto diverse tra loro. Nella fase di pre produzione c’è la scrittura che è la più difficile e più divertente… poi c’è la preparazione: trovare l’università, andare lì…  scopri che non tutto è come lo avevi immaginato. Gli attori sono professionisti, quindi bravissimi. Poi, la difficoltà è stata girare di notte… giravamo dalle 7 di sera alle 7 del mattino seguente e questo per 2 mesi».

Appunto il cast: corale, con attori bravissimi e nessuna “primadonna”. Come nasce la scelta?
S.S.: «E’ un film di banda quindi non dovevi pensare al singolo ma al singolo rispetto agli altri. Il primo ad essere scelto è stato Edoardo Leo, poi abbiamo semplicemente scelto i più bravi in quei ruoli, senza farci troppe domande».

Tantissime le citazioni: si va dagli heist movie hollywoodiani al cinema di Guy Ritchie fino ad arrivare alla serie tv “Breaking Bad”: La sensazione , però, è che il riferimento maggiore è tutto per la commedia italiana di Totò e a quell’ ”arte di arrangiarsi” che traspare dal capolavoro di Monicelli “I soliti Ignoti” e da “La Banda degli Onesti” (oltre agli omaggi a Carlo Verdone nella scena di Leo che insegna a casa e nella scelta del nome Murena per il cattivo Marcorè ndr)  .  È così?

S.S: «Sì, esattamente. C’è anche qualcosa di “Big Bang Theory”, che ci ha molto influenzati. Ma è proprio la fusione tra il cinema moderno e la nostra tradizione cinematografica che abbiamo voluto inserire».

Restiamo in tema amarcord: se avessi avuto a disposizione i mostri sacri di ieri, chi avresti inserito nella tua banda e con quali qualifiche: Ti cito tre nomi: Totò, Alberto Sordi e Vittorio Gassman.
S.S.: «Mah, non lo so. Forse penserei a un duetto Alberto Sordi /Gassman latinisti e a un Totò antropologo».

Cosa prevede ora il tuo futuro lavorativo? Continuerai sulla strada della commedia o ti dedicherai ad altro?
S.S.: «Beh, ho appena iniziato, quindi farò un’altra commedia. Da capire come e quando, ma vorrei perseguire questo solco tracciato. Poi, non lo sai mai perché i film hanno gestazioni talmente lunghe che poi cambia il momento storico. Sicuramente ora mi viene da dirti che farò un’altra commedia».

Se ti venisse voglia di girare un sequel di “Smetto Quando Voglio”, lo prenderesti in considerazione un giornalista (squattrinato come i tuoi latinisti, chimici e biologi) laureato in Scienze della Comunicazione? Se si, dimmi dove ti posso inviare il c.v.
S.S.: «Ho pensato ai giornalisti (ride)… è un mondo che sto scoprendo ora e sicuramente è da esplorare, credo che se non lo farò io, lo dovrebbe fare qualcuno».

Questa è la tua “opera prima”, ma se dovessi dare un consiglio a un altro giovane che aspira a diventare regista, cosa diresti?
S.S.: «Sinceramente, ritengo di essere ancora in una fascia di età in cui mi sento molto dall’altra parte. Per ora i consigli preferisco riceverli».

Ringraziamo il regista Sydney Sibilia per la disponibilità mostrata. Smetto Quando Voglio è in sala dal 6 Febbraio 2014, distribuito in oltre 250 copie.

Emanuele Zambon

 

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