Nella pittoresca Brooklyn due persone tanto diverse, ma al tempo stesso molto simili, si ritrovano per caso.
Bill Burray interpreta Vincent de Van Nuys, un ex-militare caduto in rovina tra alcol, fumo e gioco d’azzardo.
Jaeden Lieberher è invece Oliver, ragazzo piccolo e gracilino, che vive solo con la mamma per via dell’imminente divorzio tra i suoi genitori.
Melissa McCarthy, famosa in Italia per i suoi ruoli di Sookie in “Una mamma per amica” e di Molly in “Mike&Molly”, è Maggie, una madre amorevole, ma troppo presa dalle diatribe coniugali, e da un lavoro stressante, per accorgersi dei problemi che subisce ogni giorno il figlio nella nuova scuola.
Come i bulli, che fin dal primo giorno gli rendono una vita un inferno, rubandogli anche le chiavi di casa.
Così il piccolo Oliver viene “accolto” in casa del burbero vicino, e la madre gli affida l’insolito ruolo di babysitter.
Vincent inizialmente accetta solo per i soldi, ma poi comincia ad affezionarsi al ragazzino, insegnandogli a difendersi, oltre a diverse attività di solito riservate agli adulti. Affetto ricambiato da Oliver, che arriva a scoprire che il vecchio brontolone non è poi un uomo così egoista come può sembrare a tutti di prima impressione. Aiuta e ha aiutato tanti esseri viventi, nonostante i suoi limiti, come il suo gatto, e Daka (Naomi Watts), una spogliarellista incinta. Entrambi, dunque, riescono a migliorare la propria vita aiutandosi l’un l’altro.
L’azzeccato titolo del film, che inizialmente ti fa pensare al famoso paesino della Valle d’Aosta, è spiegato alla perfezione da Chris O’Dowd, che nel film interpreta Geraghty, il prete maestro della scuola religiosa.
Un uomo moderno e antico allo stesso tempo, che dà una definizione del termine “santo” che metterebbe d’accordo credenti e non: un santo è un uomo che ha passato parte della sua vita a far del bene agli altri.
E Vincent, nel corso della sua vita, è stato davvero un santo. Nessuno lo sapeva, neanche lui. Ci voleva uno come Oliver per scoprirlo.
Dopo aver giaciuto nel limbo della “Black List 2011”, il film ha cominciato la risalita l’anno successivo, quando Bill Murray fu scelto al posto di Jack Nicholson. Una sceneggiatura che convince, per via dell’umorismo sottile e volgare dell’ex Acchiappa-Fantasmi, e un commovente finale.
Le uniche perplessità sul lavoro di Theodore Melfi riguardano il budget (13 milioni, a prima vista eccessivo per un tale film) e alcuni aspetti del personaggio di Oliver, il classico ragazzino troppo maturo per la sua età.
St. Vincent sarà nelle sale italiane dal 18 dicembre 2014, distribuito da Eagle Pictures.
Valerio Brandi
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