Dopo 12 anni finalmente il regista Terry Gilliam (Brazil, L’esercito delle dodici scimmie, La leggenda del re pescatore) potrà realizzare il suo funestato progetto legato alla figura del personaggio picaresco di Cervantes, Don Chisciotte, il cui film dal titolo “L’uomo che uccise Don Chisciotte” è stato vittima di una serie di peripezie produttive non indifferenti legate a problemi finanziari e a un continuo tira e molla da parte delle produzione impegnate. La storia di queste peripezie è stata addirittura raccontata nel documentario Lost in La Mancha, in cui la voce fuori campo di Jeff Bridges narra le continue disavventure tecniche della troupe e gli atteggiamenti ostili e poco fiduciosi dei produttori come in un vero e proprio romanzo d’avventura. Ora sembra che le cose siano cambiate, grazie soprattutto all’interesse suscitato da parte della critica al recente film di Terry Gilliam, The Zero Theorem con Cristopher Waltz ambientato in un universo dispotico,presentato all’ultimo Festival di Venezia, le cui entusiaste recensioni della stampa internazionale, hanno convinto produttori ed editori ad investire nuovamente sul suo ambizioso progetto. L’uomo che uccise Don Chisciotte è incentrato sulla storia di Toby Grosini, un uomo dei nostri giorni che viene catapultato indietro nel tempo e scambiato dallo stesso Don Chisciotte per il suo fedele scudiero Sancho Panza. All’inizio del progetto i protagonisti erano Johnny Deep e Jean Rochefort, poi sono stati sostituiti da Robert Duvall ed Ewan McGregor, e al momento si sa ben poco sulle conferme del cast, ma dalla sua pagina facebook il regista ha postato un’immagine catturata durante le iniziali riprese del progetto confermando con una frase i rumors intorno ad un’imminente inizio della lavorazione:”se il sogno diventa realtà, allora sono ricominciati i sogni su Don Quixote”.
Danilo Canzanella
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