Ti ricordi di me? Intervista a Gianluca Misiti per le musiche

La riuscita sfida di Gianluca Misiti per la trasposizione cinematografica delle musiche di “Ti Ricordi di me?” – l’intervista

E’ in viaggio verso Bologna, Gianluca Misiti, l’autore delle musiche di Ti ricordi me? (sia della versione teatrale che di quella cinematografica), mentre risponde alle nostre domande sul bel lavoro realizzato con Ravello.

gianluca_misitiGianluca, ci racconti come è nata la collaborazione con Ravello?
“Conosco Rolando da molti anni perché faceva parte di una cerchia di amici comuni e la prima vera volta in cui abbiamo iniziato a condividere artisticamente qualcosa è stato in uno spettacolo teatrale che facemmo al Goa, tra il 1997 e il 1998 per qualche sera, prima della discoteca, in cui tra gli altri recitava anche Edoardo Leo,  nonché Simona Cavallari e Fabio Ferri, e di cui io insieme a Daniele Silvestri avevo composto la colonna sonora. L’ho sempre considerato un bravissimo attore ed ho seguito da allora, ma solo a come amico, tutti i suoi film,  fino a vederlo diventare regista con Tutti contro tutti che mi è piaciuto moltissimo. Quando gli è stato proposto di dirigere la versione cinematografica di Ti ricordi di me? ne sono stato davvero felice,  anche perché finalmente dopo tanto tempo avremmo avuto la possibilità di rilavorare ad un progetto comune ed ero sicuro che, pur non trattandosi di un “suo” film, ci avrebbe messo una grande passione e sicuramente un valido e personale punto di vista.  E così e’ stato.”

Quali le differenze con il lavoro a teatro?
“Musicalmente lo spettacolo funzionava già molto bene, aveva un suo tema ricorrente, più tutta una serie di brani che sapevano renderlo leggero, ma che riuscivano a sostenere anche il “dramma” della seconda parte della sceneggiatura. Quando Rolando ha visto lo spettacolo ha molto apprezzato il lavoro sulle musiche, ma mi ha chiesto di cambiare direzione, di ricominciare da capo per differenziare il film da quanto succedeva sul palco. Lui aveva l’idea di rendere la storia in maniera più fiabesca, cercando uno sviluppo che, pur partendo inevitabilmente dal grande affiatamento che si era creato a teatro, potesse essere diverso, meno incentrato sulla comicità ma più sentimentale, a tratti surreale, senza paura di affrontare anche quel grado di commozione che sicuramente la storia di Roby e Bea poteva suscitare nello spettatore. Ho rimesso quindi tutto in discussione, ho trovato un altro tema e ho cercato di avvicinarmi anche a livello sonoro alla favola che Rolando voleva raccontare ed ecco qui che sono arrivati gli archi, il pianoforte, campanellini e pizzicati, suoni acustici di chitarra e di batteria,  nonché, molto cari al Ravello perché caldi e passionali, tromba e fisarmonica,  che fa sempre molto Rive Gauche. Una colonna sonora morbida,  ma con ritmo all’occorrenza.”

ti_ricordi_di_meTi sei ispirato a qualche genere filmico in particolare per realizzare questa colonna sonora?
“Non mi sono ispirato a nessun filone musicale preciso, anche se qualche sonorità “francese” sapevo che ci sarebbe stata bene, così come un tema semplice e cantabile che in un certo senso mi portava alle commedie italiane d’epoca sempre presenti nei miei riferimenti cinematografici. Amo molto il tema di questo film ed i brani che dalla parte centrale del film si sviluppano verso il finale sono i miei preferiti… uno tra tutti quello che ci porta in svizzera con il passaggio delle stagioni che si declina in maniera più drammatica nella scena in cui Roby ricomincia a rubare dopo la scomparsa di Bea.”

Quanta libertà c’è stata nella creazione delle musiche?
“L’amico regista è molto pignolo, devo dire. Ho scoperto un lato di lui che in parte ho sempre intuito, ma con cui stavolta ho dovuto fare i conti! E’ stata una bellissima esperienza per entrambi, ce lo siamo detti più volte una volta raggiunto il risultato, che hai potuto vedere ed ascoltare e grazie al quale mi trovo qui a scriverti. Sono molto contento del lavoro e spero ci possa essere un’altra possibilità futura di lavorare con Rolando.”

Anche noi lo speriamo e te lo auguriamo, visto il risultato.
Intanto Gianluca è arrivato a Bologna e domani partirà per la Colombia dove parteciperà insieme alla sua compagnia “Fortebraccio teatro” al Festival Iberoamericano di teatro a Bogotà… “una cosa bella” dice, e prestigiosa, aggiungiamo noi.
Allora grazie e buon viaggio Gianluca, soprattutto un grosso in bocca al lupo da tutta la redazione di CineFarm.

Adriana Ruocco

 

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply