Dal 4 al I4 settembre avrà luogo il Toronto International Film Festival (TIFF), considerato dagli addetti del settore, il più importante festival internazionale dopo Cannes per l’impegno promozionale e la proficua attività di marketing messa in atto dai distributori, complice un certo “sesto senso” da parte degli organizzatori che da circa 20 anni a questa parte, sono capaci di “intercettare” i gusti e le tendenze dei futuri film protagonisti dell’Award Season, la stagione dei premi che ogni anno precede la notte degli Oscar. Basti pensare che il vincitore del People’s Choice Awards (unico premio assegnato durante il Festival, e cioè quello del pubblico in sala) è stato vinto l’anno scorso da I2 anni schiavo poi vincitore di 3 Oscar , e nel 20I0 dal Il discorso del re (4 Oscar)fino ad arrivare al I999 ad American Beauty (5 Oscar), e al I998 al “nostro” La vita è bella (3 Oscar). Quest’anno poi l’aspettativa è molto alta per i film selezionati ,non solo perché sono firmati da registi del calibro di Antoine Fuqua, Suzanne Bier, Francois Ozon ma anche perché spicca l’attesissimo lavoro della musa ispiratrice di Ingmar Bergman, Liv Ullmann, con il suo adattamento dell’opera teatrale di August Strindberg, La signorina Julia (Miss Julie) interpretata da un’intensa Jessica Chastain accanto a Colin Farrel e Samantha Morton. Per la Ullmann ,protagonista come attrice di capolavori assoluti come Persona, Sussurri e grida, Scene da un matrimonio e L’immagine allo specchio, tutti diretti dal suo compagno di vita, il maestro Ingmar Bergman, si tratta del suo 6° film da regista, con il quale secondo molti dovrebbe conquistare l’attenzione della critica mondiale grazie ad una regia asciutta e mai banale, ad una splendida fotografia di un profondo blu che riflette l’inquietudine della protagonista artefice di un brutale gioco di passione e seduzione con il suo valletto sotto gli occhi turbati della cuoca, che rappresenta il punto di vista della società svedese di fine 800. Dell’opera di Strindberg si ricordano diversi adattamenti sia per il teatro, che per la televisione e il cinema, tra questi quelli degni di nota sono: la versione televisiva del I972 con protagonista Helen Mirren; la versione teatrale del I985 in cui il dramma fu adattato in Sudafrica, dove i due personaggi principali erano separati da etnie diverse e infine al cinema nel I999 da Mike Figgis con Saffron Burrows e Peter Mullan
Danilo Canzanella
You must be logged in to post a comment Login