Non sarà stato uno dei migliori film dell’undicesima Festa del Cinema di Roma, e infatti non ha vinto nessun premio in quell’occasione, ma è stato perlomeno fondamentale: dopo tanti film seri e decisamente impegnativi, “Train to Busan” è il classico live-action ideale per staccare il cervello per le classiche due ore, un horror ricco di azione e con l’ironia tipica di questo genere.
Le critiche sui maggiori siti internazionali sono risultate molto positive, eppure non è bastato in Italia ad avere una distribuzione cinematografica al di fuori dell’Auditorium Parco della Musica, così è dovuta venire anche questa volta in soccorso l’accoppiata Koch Media – Midnight Factory che lo ha distribuito in un’edizione Home Video da due dischi, in cui oltre al lungometraggio Live-Action troviamo quello animato “Seoul Station”, diretto sempre da Yeon Sang-ho.
A Seoul, capitale della Corea del Sud, sta per partire dalla stazione ferroviaria il modernissimo treno ad alta velocità “Korea Train Express”.
Sembra una partenza come tutte le altre, finché all’ultimo secondo, proprio un istante prima che si chiudessero le porte, una ragazza ferita si lancia in uno dei vagoni.
La giovane sembra davvero terrorizzata e disperata, e presto tutti capiranno il motivo del suo gesto, che condannerà decine di persone. È stata morsa da uno zombie, che di colpo hanno cominciato ad infestare il Paese, e ora tutti i passeggeri sono in pericolo. Superato il momento di shock, qualcuno riesce a reagire, come l’energico Sang-hwa e l’intelligente Seok-woo, decisi a salvare più persone possibili, con la speranza di arrivare sani e salvi al capolinea di Busan, dove è prevista una difesa armata. Gli imprevisti purtroppo torneranno, e ogni piccolo errore può trasformarsi in disastro.
“Seoul Station” è come già detto il suo prequel animato, solo che, a differenza del live-action, non è stato doppiato, e quindi è possibile visionarlo solo in versione originale con i sottotitoli.
Come un’altra opera recentemente distribuita dalla Koch Media, Highschool of the Dead, Train to Busan/Seoul Station soffrono dello stesso problema di fondo: l’inizio e la fine.
Non viene in alcun modo mai spiegato il motivo di questa infezione che ha trasformato le persone in zombie, così come non sappiamo cosa ne sarà del mondo, perché non ci è dato sapere se questi mostri verranno sconfitti o meno.
Conta dunque non porsi queste domande e godersi lo spettacolo, e soprattutto il live-action ne offre in abbondanza. Adrenalina, tensione, combattimenti a mani nude ma anche con mazze da baseball o una sorta di “cappa e spada”, e personaggi che trasmettono empatia, ma anche quelli che riescono a farsi odiare fortemente.
Il lungometraggio Anime non sembra essere alla sua altezza, nonostante parliamo appunto di animazione, manca parecchio di spettacolarità, e non riesci facilmente ad appassionarti ai personaggi o alle tematiche sociali che il regista ha inserito soprattutto per una durata ridotta (92’). Inoltre vederlo solo in versione originale non è per tutti, a dimostrazione che dobbiamo ancor di più ringraziare il nostro doppiaggio per averci fatto appassionare dell’animazione orientale (in particolare quella giapponese), ma comunque Seoul Station ha il merito di posizionarsi quasi perfettamente prima degli eventi del live-action, per avere una visione completa dell’opera del regista.
Due film vietati ai minori di 14 anni, con Extra contenenti non solo il trailer originale ma anche il “Making of”, con Audio:
Train to Busan:
Italiano 5.1 DTS-HD Master Audio
Coreano 5.1 DTS-HD Master Audio
Sottotitoli in Italiano
Seoul Station:
Coreano 5.1 DTS-HD Master Audio
Sottotitoli in Italiano
Valerio Brandi
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