Trieste Film Festival: il cinema dell’Europa centro-orientale

La 27esima edizione rende omaggio al maestro Krzysztof Kieślowski con l’attrice francese Irène Jacob.

Giunto alla 27esima edizione, il Trieste Film Festival si conferma un immancabile appuntamento, per gli amanti del cinema e gli addetti ai lavori, con la cinematografia dell’Europa centro-orientale. Dal 22 al 30 gennaio 2016 si avrà l’occasione di conoscere quella parte del cinema poco nota al grande pubblico, soprattutto quello occidentale, creando un ponte ideale tra le diverse anime del cinema balcanico, con registi e tendenze destinate a imporsi nel panorama internazionale. Tra la Sala Tripcovich, il Teatro Miela, il Caffè San Marco e il Cinema dei Fabbri si svolgerà il ricco programma della manifestazione, con film provenienti da 34 Paesi. In apertura, venerdì 22 Gennaio, una delle rivelazioni dell’ultimo Festival di Cannes, l’anteprima fuori concorso del film Sole Alto di Dalibor Matanić,  nelle sale a Marzo, distribuito da Tucker Film, che racconta la storia d’amore tra due giovani di diversa origine, lei serba e lui croata, selezionato dalla Croazia come candidato agli Oscar per il miglior film straniero.

Ospite d’eccezione di questa edizione è l’attrice francese Irène Jacob, musa ispiratrice di Krzysztof Kieślowski, a cui il Festival rende omaggio in occasione del ventesimo anniversario dalla scomparsa del grande regista. Verranno proiettati i dieci capitoli del Decalogo e La doppia vita di Veronica, grazie al quale la Jacob vinse il premio per la migliore interpretazione al Festival di Cannes, e Tre colori – Film Rosso, candidato nel 1995 a tre premi Oscar: fotografia, sceneggiatura e regia. Altro doveroso omaggio del Festival alla sua fondatrice e direttrice artistica, Annamaria Percavassi, recentemente scomparsa.

In chiusura il maestro georgiano Otar Iosseliani accompagnerà un’altra anteprima fuori concorso Chant D’hiver: una commedia caotica, affascinante e avvincente, sull’amore, la vera amicizia e la speranza di un domani migliore, il tutto condito da un ricco ed eclettico cast, dove figurano Rufus, Mathieu Amalric, il regista Tony Gatlif ed Enrico Ghezzi.

Cuore della kermesse si confermano i tre concorsi internazionali dedicati a lungometraggi, cortometraggi e documentari. Il pubblico sarà chiamato a decretare i vincitori, mentre la collaborazione tra il Trieste Film Festival e l’Osservatorio Balcani e Caucaso assegnerà il premio al miglior documentario. Quest’anno i due focus saranno dedicati alla Polonia con “La doppia vita del cinema polacco”, che vedrà, oltre l’opera di Krzysztof Kieślowski, la proiezione del film 11 Minut di Jerzy Skolimowski e l’omaggio al documentarista Marcin Koszałka, e alla Romania con “Nuovo cinema rumeno tra favola e realtà”, incentrato sul cinema rumeno contemporaneo. L’Italia sarà rappresentata dal pluripremiato cortometraggio La smorfia del regista napoletano Emanuele Palamara. Il Concorso internazionale lungometraggi propone otto titoli in anteprima italiana, tra grandi autori e giovani promesse. Tra le opere più attese:  Ausma – Dawn della lettone Laila Pakalninache; Otadžbina – Homeland del serbo Oleg Novković, seconda parte di una trilogia dedicata alla cosiddetta “generazione perduta” della ex-Jugoslavia; Czerwony pajak – The Red Spider del polacco Marcin Koszałka.

Infine, torna Eastweek: il workshop internazionale di sceneggiatura dedicato allo sviluppo di soggetti cinematografici.

Nicoletta Chiorri

 

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply