Come ogni cosa, anche per Stephen Hillenburg arriva il tempo di dire “largo ai giovani”.
O meglio, nel suo caso, visto che vecchio non è, e Paul Tibbitt non è tanto più giovane di lui, ha deciso, per una volta, di lasciare il suo figliolo SpongeBob completamente nelle mani di colui che era stato uno degli sceneggiatori del primo film sulla spugna con i pantaloni quadrati di Bikini Bottom.
E così ecco SpongeBob è fuori dall’acqua, si, ma per quanto?
A dispetto del titolo, la vecchia e cara profondità marina è sempre protagonista, almeno per gran parte del film, finché Bikini Bottom non viene colpita da un’apocalisse capace di far demoralizzare anche il disneyano Sebastian a cui tanto piaceva la vita in fondo al mar.
La scomparsa della formula segreta dei Krabby Patty genera dunque il caos, e stavolta non è colpa di Plankton.
Toccherà dunque a SpongeBob e ai suoi amici riuscire a ritrovarla, e per farlo dovranno uscire fuori dal mondo sommerso, e per affrontare il pirata Barba-Burger (un simpaticissimo Antonio Banderas) diventeranno degli eroi a tecnica mista in un mondo live-action, rendendo il film ancor più moderno di quanto l’alta definizione era già riuscita a fare nelle classiche scene sottomarine.
A giudicare dall’anteprima a Roma, il film piacerà sicuramente ai bambini, che rideranno per le disavventure che capiteranno ai personaggi del film, ma soprattutto agli adulti, in grado di apprezzare l’humor sottile e l’arguzia nei dialoghi di essi, e con l’ottima mossa di mantenere i doppiatori originali della serie animata, tutto questo renderà la creatura di Hillenburg un nuovo successo cinematografico.
SpongeBob – Fuori dall’acqua sarà presente nelle sale Italiane a partire dal 26 febbraio 2015.
Valerio Brandi
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