Warcraft: l’inizio della storia fantastica

Recensione del film dedicato al primo capitolo della saga di World of Warcraft, il gioco di ruolo online più famoso al mondo.

Il progetto nato esattamente 10 anni fa e procrastinato per via di ritardi, indecisioni e cambi di regista, oggi finalmente vede il buio della sala.
Warcraft – L’inizio”, live-action ispirato al famoso videogioco online in tempo reale, comincia la sua avventura al cinema narrando gli eventi descritti nel primo capitolo della saga, ossia “Warcraft: Orcs & Humans”.

Draenor è un mondo ridotto a sassi e polvere, quindi destinato alla fine.
I suoi abitanti, gli orchi, hanno bisogno di una nuova casa, e vedono in Gul’dan un salvatore.
Quest’ultimo è capace di controllare il Vil (Fel nella versione originale), una potente magia che ha bisogno di esseri viventi da sacrificare, in modo da poter aprire un portale per un mondo migliore.
Così una prima Orda di orchi, composta dai guerrieri più in forma, lo attraversa e arriva nel pianeta di Azeroth.
Tra di loro c’è Durotan, saggio Capoclan dei Lupi Bianchi, che non si fida del tutto di Gul’dan e del suo potere.
Così, mentre i suoi simili fanno scorrerie tra i regni degli uomini di Azeroth, lui cerca il dialogo con il Re Llane Wrynn, grazie alla mediazione dell’orchessa mezzosangue Garona.
Riuscirà nel suo intento o la guerra sarà inevitabile?

Vista la sua origine, è logico chiedersi: a quale pubblico è destinato “Warcraft – L’inizio”?
È un film solo per i videogiocatori o anche chi non ci ha mai giocato può apprezzarlo?

Sono molte le persone che non hanno una cultura su questo mondo fantasy, spesso limitata all’episodio 4×19 di Big Bang Theory “L’incursione Zarnecki”, quando a Sheldon Cooper hackerano il suo account di World of Warcraft. E il sottoscritto è tra questi.
Ma è appunto un fantasy, uno dei generi cinematografici più ricchi di magia, e quindi chi lo ama apprezzerà anche questo film.
Battaglie epiche, anche se quasi tutte abbastanza brevi, grazie al duro lavoro di effetti speciali sugli Orchi, che la Industrial Light & Magic ha reso davvero realistici.
Gli effetti visivi sono dunque in primo piano, in particolare per le sue scenografie: se avete amato Gran Burrone, allora non potrete che provare le stesse sensazioni vedendo la maestosità architettonica di Roccavento.
Per chi è invece un affezionato conoscitore di questo universo di fantasia, probabilmente apprezzerà le citazioni e l’ottima fedeltà nella realizzazione degli incantesimi (a detta dei colleghi più esperti in materia), e forse un po’ meno le libertà poetiche nella storia, anche se sembrano davvero poche e non influenti.

E tu, da che parte stai?
Abbiamo sentito questo motto per settimane, prima, durante e dopo l’uscita di “Captain America: Civil War”, e ora viene riproposto anche in Warcraft.
Così come nel videogioco uno può scegliere la razza che più gli piace, anche qui è in un certo senso possibile, visto che il film non si schiera totalmente da nessuna parte.
Infatti il regista Duncan Jones (figlio di David Bowie) ha cercato di dare la stessa importanza sia agli orchi che agli umani, in particolare a Durotan (Toby Kebbell) e Re Llane (Dominic Cooper), i personaggi migliori insieme all’“apprendista stregone Khadgar (Ben Schnetzer), mentre Anduin Lothar (Travis Fimmel), il vero protagonista della vicenda, riesce ad ingranare solo verso la fine.

il finale è più aperto che mai, perché, come dice il titolo, questo è solo l’inizio, e se il film andrà bene al botteghino come molti si augurano, i neofiti avranno il continuo della vicenda, e gli esperti potranno di nuovo emozionarsi nel vedere un grifone che vola tra i 7 regni di Azeroth.

Warcraft – L’inizio” nelle migliori sale cinematografiche italiane da mercoledì 1 giugno 2016.

Valerio Brandi

 

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